Ogni EV venduto dal 2027 dovrà avere il passaporto batteria

[TizioIncognito]

Leggendo una email promozionale di BeCharge,
scopro che una normativa Europea prevede, dal 2027,
la creazione di un documento digitale della batteria legato al VIN.

Uno stralcio della News del sito BeCharge:

/*
Nel contesto delle evoluzioni nel settore delle auto elettriche, l’Unione Europea ha annunciato nuove regolamentazioni che entreranno in vigore a partire da febbraio 2027.
Ogni veicolo elettrico venduto dovrà essere equipaggiato con un “passaporto della batteria”, un documento digitale connesso al numero identificativo del veicolo (VIN) e associato a un codice QR.
/*

Qui i link:
https://www.bec.energy/e-mobility-tips/ ... lettriche/

https://www.consilium.europa.eu/en/pres ... batteries/

Spero sia una notizia utile.

[marco]

Mi sembra una bella trovata, probabilmente servirà a rendere più ecologiche le nostre batterie, sia nella produzione che nello smaltimento e riciclo (e speriamo anche nella facilità di riparazione permettendo una più agevole sostituzione di eventuali celle esauste)

[pIONiere]

Da quello che ho letto complicherà di molto il riutilizzo di batterie usate di auto incidentate, di ecologico non ci vedo nulla, e' burocrazia aggiuntiva che aumenta i costi e restringe l'uso.

[DarkAngel00]

praticamente è un certificato che "garantirebbe" la provenienza dei componenti? quali e in che quantità? x permetterne il riciclaggio a fine vita?
altro documento inutile made in EU

[Quelo77]

Onestamente lo ritengo inutile anche io...
Sarebbe invece doveroso che si facesse qualcosa in merito alla compravendita di pezzi d'auto provenienti non si sa bene da dove... Ma sogno e continuo a sognare...

[FrancoVecchi]

In un forum straniero ho letto qualche tempo fa (ma sinceramente non ho approfondito troppo) che negli stati uniti vengono erogati contributi che dipendono da un punteggio "ecologico" della batteria del veicolo.

[Kermit]

Leggendo il documento linkato (@TizioIncognito grazie) sembrerebbe un material passport già in vigore in altri ambiti che serve a tenere traccia della supply chain a scopi di verifica del rispetto dei diritti umani in alcuni paesi "discutibili" da questo punto di visto.

A titolo esemplificativo, non è possibile in questo momento importare pannelli solari negli USA o nella UE prodotti nello ‎Xinjiang (regione della Cina) dove la popolazione locale, gli Uiguri, è allegramente trattata come dei semi schiavi. Lo cosa in realtà si applica anche ad altri prodotti o semilavorati ma l'esempio più noto è questo.

Non ci vedo nulla di male, la certificazioni si possono sempre falsificare, ma di norma la cosa non viene fatta perchè il gioco non vale la candela: se ti beccano una volta perdi commesse stratosferiche. L'effetto reale è una diversificazione della produzione dove almeno la parte destinata a UE e USA viene prodotta in luoghi meno compromessi dal punto di vista dei diritti umani.

E' una forma di pressione, non risolve tutti i problemi ma male non fa e se costa 12 euro all'utente finale non mi sembra una tragedia.

[Pinost]

Sarebbe utile che in questo documento venisse registrata anche la SOH della batteria stessa, misurata magari in occasione delle periodiche revisioni....
Come (si fa/ si dovrebbe fare?) con i km.....