Il paradosso del limite 30 che rende meno sicuro andare in bici

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teuz.palmi
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Re: Il paradosso del limite 30 che rende meno sicuro andare in bici

Messaggio da teuz.palmi »

marco ha scritto: 25/05/2024, 8:55 In realtà questo forum promuove la mobilità elettrica in generale, ed il post è stato scritto nella sezione bici elettriche

Per carità vero ma vero anche che la maggior parte di questo sito è sulle auto, cosa che si riflette sulla mobilità Italiana in generale.
È tipico che ci si lamenti di bici/monopattini però si tralasciano poi i mezzi a motore che fanno le stesse cose.
Anche qui su ci si lamentava delle bici e monopattini che fan zig-zag, nulla sugli scooter. Poi Generalmente ci si lamenta dei parcheggi dei monopattini e bici sui marciapiedi e non si vedono i motorini oppure le 60000auto in divieto di sosta a Milano in una serata normale.
Purtroppo ha ragione l'utente qua sopra, nell'immaginario ormai l'auto ha preso il sopravvento e tutto deve girare attorno ad essa.
L'auto è diventata la padrona della città tanto che ridare spazio alle persone e toglierlo alle auto oppure fare politiche per aumentare la sicurezza vengono aspramente criticate



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selidori
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Re: Il paradosso del limite 30 che rende meno sicuro andare in bici

Messaggio da selidori »

@sbatta "case avanzate": Ora che mi dici cosa sono, le ho viste pure io, anche a Milano, ma non ricordo bene dove... comunque sono rare.
Sinceramente mi sembra una buona idea, in verità solo per motivi psicologiici; obbligano gli autisti a stare DIETRO ovvero non essere gli assoluti padroni della strada.

Per motociclisti non nego infrangono tantissimo anche loro, non avevo mai detto il contrario, semplicemente il discorso motociclisti non è mai stato affrontato.
Personalmente vedo che la follia più assurda che fanno è di superare anche mezzi pesanti (ovviamente invadendo corsia opposta) anche in linea continua anche non vedendo cosa sopraggiunge dall'altra parte, questo è il caso più comune fra loro, anche superando un altro motocilista che sta superando un altro motociclista (cioè fino a 3 in parallelo ad invadere l'altra corsia).

Ribadisco che saranno anni che non vedo ciclcisti fermarsi al rosso: non ti ho mai incontrato. :D
No, non è vero. Ho notato che (e grazie a dio) quando ci sono famiglie od anche solo un adulto con un bimbo dietro con la sua biciclettina si fermano. Ma non penso che sia per istruire il corretto comportamento quanto perchè (altrettanto giusto, per carità, ma non dovrebbe essere solo quello) non vogliono far affrontare l'incrocio rosso al figlio, sia perchè meno scaltro e veloce sia perchè chiaramente e giustamente non si può mettere in pericolo un'altra persona (ma quindi sostengono che quando sono da soli, a passare col rosso, non sono in pericolo? Penso però sia tutto inconscio...).

Infine per le infrazioni che citi per gli automobilisti, per mia esperienza di vita milanese cittadina:

- aprono senza guardare dietro. vero, però noto che sono quasi sempre non autisti. quindi lato destro o gente dietro. spesso bimbi, anziani, donne. insomma gente a cui a scuola guida non hanno detto di guardare dietro. lì però la colpa è dell'autista che lui la patente ce l'ha e dovrebbe dirlo. Secondo me manca questo meccanismo!

- auto che non danno la precedenza. a parte qualche caso in cui si è riscritto la regola dell'incrocio (nel senso e che senza spiegazione tutti fanno così ed è diventato implicito fare diversamente, ma è sbagliato anche per i forestieri non sanno quel punto ha una regola 'ad personam'), sono rarissime le mancate precedenze. ne vedo 1 all'anno o giù di lì. Per l'usicta da parcheggi con no precedenza sinceramente non ne vedo. Anche perchè (è normale) quando esci da parcheggio solitamente sei quasi fermo, chi arriva è invece un razzo!).

- corsie riservate. a Milano città sono rarissime. anzi no, sono comunissime ma tutte con telecamere. quindi l'infrazione è rarissima. quindi i controlli servono eccome. ergo io non vedo sinceramente molti che usano corsie riservate. discorso diverso è sulle tangenziali, lì in caso di traffico i furbi ci sono sempre. amen.

- anticipare il verde: mai visti.

- passare con rosso appena scattato: purtroppo si, talvolta li vedo pure io, hai ragione.

Comunque emerge che abbiamo due Milano diverse o forse e semplicemente abbiamo livelli di attenzione diversi.
Senza contare che probabilmente tendiamo a frequentare le stesse/diverse strade negli stessi orari... (personalmente, dico, cioè io frequento sempre le stesse mie e vedo sempre le stesse cose).
Il problema è che sia io che te sono convinto siamo in assoluta buona fede in questi report statistici personali che riportiamo e questo è pericolosissimo, in effetti.

Per quello giudicare sbagliate (come ho letto qua dentro più di una volta) questo o quel limite/disposizione è una mossa azzardata. Bisognerebbe fare almeno qualche mese di full-immersion nei dati reali...
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Re: Il paradosso del limite 30 che rende meno sicuro andare in bici

Messaggio da sbatta »

Ottima lettura, concordo!
Le impressioni personali non possono essere usate come statistica.
Aggiungo che oltre al percorso e agli orari abbiamo anche due "punti di vista" diversi, nel senso che io stesso quando sono in auto e quando sono in bici mi accorgo di comportamenti in modo diverso (come dici tu è diverso il livello di attenzione).
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Re: Il paradosso del limite 30 che rende meno sicuro andare in bici

Messaggio da Smile »

marco ha scritto: 23/05/2024, 19:22 In questi giorni stavo riflettendo sul fatto se sia un vantaggio oppure no avere le strade con limite 30, dal punto di vista ciclistico. Mi riferisco in particolare a quelle strade che hanno la pista ciclabile disegnata in terra ai lati (che fra l'altro mi pare di capire non sarebbe neanche a norma) dove le macchine corrono accanto con limite 30.

Viaggiando infatti io con la bici elettrica ai 24 km/h circa di tachimetro, che corrispondono ai 22 di GPS, mi trovo delle volte le auto che mi scorrono di fianco e che ci mettono una vita a superarmi, quelli che viaggiano rispettando il limite alla lettera intendo.
Prova ad andare più piano . Io uso una bici diversamente elettrica, non ho fiato , forza , fretta e non vado così forte . Non riscontro il tuo problema . Indosso sempre il casco e a volte anche il giubbetto colorato riflettente . Mi godo la pedalata specialmente nelle zone 30 che ormai dalle mie parti sono la maggioranza . Purtroppo si sentono auto sfrecciare anche dove il limite è ai 30 . Si sentono proprio perché non passano in silenzio , fanno un rumore diverso di gomme e mettono apprensione .
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Re: Il paradosso del limite 30 che rende meno sicuro andare in bici

Messaggio da mandaro »

teuz.palmi ha scritto:È tipico che ci si lamenti di bici/monopattini però si tralasciano poi i mezzi a motore che fanno le stesse cose.
Lamentarsi dei comportamenti scriteriati di molti "non motorizzati" (cicli, monopattini, scarpe) NON significa affatto approvare o considerare accettabili i comportamenti scriteriati degli altri utenti della strada.
E comunque, forse per via delle strade che frequento io, non strettamente cittadine, devo ammettere che assai raramente vedo guidatori motorizzati fare manovre paragonabili a quelle che troppo spesso vedo fare da chi va in bicicletta o in monopattino. Saranno coincidenze, ma hanno una frequenza (per non dire puntualità) impossibile da non notare.
E in questo credo abbia notevole ruolo il fatto che quando ci si sposta in bicicletta ecc., essendo di fatto anonimi, è praticamente impossibile essere intercettati, fermati (con la forza?) e sanzionati nel momento in cui si fanno manovre sconsiderate, che magari non si farebbero quando si è al volante.

E quando, puntualmente, nelle giornate di festa mi imbatto in ciclisti che procedono occupando un'intera corsia (persino se sono solo in due o tre) e pretendono, con puntuale contorno di gestacci e invettive in caso di non docile adeguamento, che le automobili alle loro spalle seguano la loro pedalata anche per lunghi tratti di strada, mi chiedo sempre quale sarebbe la loro reazione se qualcuno adottasse lo stesso identico comportamento, nei loro confronti, quando LORO sono a bordo delle loro automobili (non in modalità festa) e stanno andando da qualche parte. Magari mi sbaglio, ma ho il sospetto che NON si metterebbero affatto in coda, sereni e solidali, in attesa che i ciclisti spontaneamente cambino strada o si fermino da qualche parte.

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