A quanto gonfiare gli pneumatici dell'auto elettrica

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sl45h
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Re: A quanto gonfiare gli pneumatici dell'auto elettrica

Messaggio da sl45h »

gli pneumatici sono collaudati per la pressione che il costruttore prevede (normalmente 2.1 o 2.4 a seconda della posizione sul veicolo).
Pressioni alterate (in alto o in basso) portano ad un usura anomala del battistrada oltre a problemi di stabilita'/sicurezza del mezzo in caso di manovre di emergenza (frenate, brusche sterzate,ecc...). Il comportamento di un pneumatico gonfiato ad alta pressione su fondo bagnato compromette l'aderenza in modo molto pericoloso.
La sicurezza in nome di qualche km in piu' di autonomia e' un rischio che non vale la pena correre...

sl45h



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selidori
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Re: A quanto gonfiare gli pneumatici dell'auto elettrica

Messaggio da selidori »

Kermit ha scritto:Nel mio box, ho compressore e wallbox di ricarica, la mia piccola area di servizio :D
Alla fine mi sa mi attrezzerò pure io (dir la verità un compressore ce l'ho, ma è senza serbatoio e fa un casino immenso quindi non lo uso mai... devo attrezzarmi con una bombola così almeno non lavoro nel rumore assoluto).
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Re: A quanto gonfiare gli pneumatici dell'auto elettrica

Messaggio da marco »

selidori ha scritto: Avete nel box il vostro allestimento per il gonfiaggio una volta all'anno?
Io avevo un compressore semi professionale, poi si è rotto e ne ho comprato uno da quattro soldi al Lidl, di quelli senza serbatoio: comunque funziona egregiamente e lo uso esclusivamente per quello, soprattutto con le moto.
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Re: A quanto gonfiare gli pneumatici dell'auto elettrica

Messaggio da michele.tonetto »

selidori ha scritto: NOTA: ma al di là di tutto... dove li gonfiate??
Di solito passo dal metanaro, abbastanza vicino casa, e che me le lascia gonfiare gratis, qualche benzinaio pretende ben 1 €, anche se lui non si sporca le mani, se non ci fai benzina.

Sulla sicurezza di un "ipergonfiaggio", lo faccio da oltre vent'anni, credo di essere "sicuro" e ricordo di aver letto che sono omologate per pressioni ben più alte! Molto più pericoloso sgonfie, che surriscaldano e poi stallano. Magari cercherò di nuovo le fonti.
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Re: A quanto gonfiare gli pneumatici dell'auto elettrica

Messaggio da mandaro »

Mah, devo dire che assai raramente ho visto gomme mal consumate a causa di gonfiaggio eccessivo ( = più consumate al centro che ai lati), mentre molto spesso ho visto (e tutt'ora vedo) gomme mal consumate a causa di gonfiaggio insufficiente, ossia molto più consumate ai lati (entrambi, altrimenti la causa è un'altra) che al centro. Anche perché le gomme di norma tendono a sgonfiarsi e quindi, a meno che la pressione non venga controllata molto di frequente, per la maggior parte del tempo lavorano a pressioni inferiori a quelle raggiunte durante il gonfiaggio.
Dal punto di vista dell'usura, quindi, è molto più "dannoso" gonfiare troppo poco che gonfiare troppo.
Un altro vantaggio del gonfiaggio esuberante si ha in termini di consumi di carburante (o energia elettrica), perché una gomma più gonfia oppone meno resistenza al rotolamento ed è quindi, da quel punto di vista, più "ecologica". Se poi mettiamo in conto che la gomma stessa dura di più abbiamo un altro aspetto positivo, non solo per il portafoglio ma anche per l'ambiente.

Però ci sono anche degli svantaggi.
Uno riguarda il comfort di marcia; la gomma più gonfia è anche più "dura" (assorbe meno gli urti) e quindi trasmette molto più... fedelmente le irregolarità del terreno, con ovvie maggiori sollecitazioni meccaniche che si traducono in vibrazioni e rumorosità.
Un altro potenziale svantaggio, probabilmente il più importante, riguarda la tenuta di strada (specie sul bagnato), che viene penalizzata dalla "durezza" delle gomme e soprattutto dalla ridotta superficie di contatto tra gomma e strada. Bisogna anche tenere conto, peraltro, della larghezza delle gomme stesse; una gomma larga molto gonfiata, evidentemente, potrebbe comunque offrire una superficie di contatto maggiore rispetto a quella offerta da una gomma stretta gonfiata molto meno.

Poi ovviamente bisogna vedere di QUANTO si supera la pressione consigliata, la quale non di rado è tendenzialmente bassina (anche a detta di parecchi gommisti).
Alla fine credo sia difficile dare delle indicazioni "universali", anche perché ogni accoppiata auto-gomme costituisce potenzialmente un caso a sé.

sl45h
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Re: A quanto gonfiare gli pneumatici dell'auto elettrica

Messaggio da sl45h »

infatti, non essendoci regole universali bisogna attenersi a quanto prescritto dalle case costruttrici. Continuo a non capire questi fai-da-te ... ma in nome di cosa poi, qualche misero km? se dobbiamo ricorrere a questi espedienti per aumentare l autonomia è meglio che non lo facciamo sapere in giro.... ricordo le esibizioni degli stuntman che per agevolare lo slittamento e conseguente sbandata da controllare sovra-gonfiavano le gomme...non ultima la mescola costituente gli pneumatici, ha una durata che non dipende dalla pressione di esercizio degli stessi, l'invecchiamento del materiale rimane tale e quale

sl45h
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Re: A quanto gonfiare gli pneumatici dell'auto elettrica

Messaggio da mandaro »

Io ho sempre tenuto d'occhio la pressione delle gomme (leggermente più alta di quella prescritta) ed ho effettuato di persona regolari rotazioni; sarà una coincidenza, ma sono sempre riuscito a superare agevolmente i 70-80mila km con un treno di gomme, su tutte le automobili che in alcuni decenni sono... transitate in famiglia. Non si tratta affatto di "qualche misero km" né di fantasie campate in aria. Non di rado i vistosi risultati derivano da mosse piccole ma ripetute con regolarità. Chi, guidando, regolarmente usa i freni o il cambio in un certo modo, pur circolando fluidamente nel flusso del traffico, si ritrova a 100mila km con le pastiglie ancora buone e a 200mila km con la frizione originale ancora funzionante senza strappi. Mentre altri, pur percorrendo le stesse strade alla stessa velocità media, cambia "normalmente" le pastiglie ogni 30mila (spesso assieme alle gomme) e la frizione a 120mila o anche prima.

L'ultima vettura acquistata in famiglia dispone dei sensori per la pressione delle gomme. Il computer di bordo prevede, per il relativo allarme, tre diverse impostazioni a seconda delle pressione scelta (scelta!) per le gomme; la modalità classificata come "normale" prevede una pressione di 2.6 bar, mentre la modalità più... spinta, chiamata "eco", prevede una pressione di ben 3 bar. Segno abbastanza evidente, mi pare, che il produttore [A] non considera affatto pericoloso gonfiare le gomme a 3 bar e suggerisce che la pressione più alta riduce i consumi di carburante.
Non si tratta di voler fare gli "stuntman" (???), estremizzando le cose per chissà quali scopi fantasiosi; si tratta solo di cercare di ottimizzare i consumi e la resa complessiva delle vetture (riducendo anche, tra l'altro, sprechi e inquinamenti superflui) in base all'oggettivo tipo di impiego, sempre ovviamente nell'ambito della ragionevolezza.

D'altronde, in questa nostra epoca incentrata sul "consumo" spesso fine a sé stesso (che innumerevoli redditi e posti di lavoro alimenta), è ben difficile trovare produttori o venditori che abbiano reale interesse a suggerire metodi per far durare più a lungo i prodotti acquistati. Cosa accadrebbe al mercato automobilistico, del quale ogni minima oscillazione al ribasso viene annunciata come un cataclisma, se improvvisamente la maggioranza dei guidatori decidesse di cambiare la propria auto attuale solo quando essa sarà diventata oggettivamente vecchia, non più in grado di svolgere il proprio compito in maniera ragionevolmente sicura e affidabile e quindi pronta a trasformarsi in un rifiuto da smaltire?
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andbad
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Re: A quanto gonfiare gli pneumatici dell'auto elettrica

Messaggio da andbad »

sl45h ha scritto:infatti, non essendoci regole universali bisogna attenersi a quanto prescritto dalle case costruttrici. Continuo a non capire questi fai-da-te ... ma in nome di cosa poi, qualche misero km? se dobbiamo ricorrere a questi espedienti per aumentare l autonomia è meglio che non lo facciamo sapere in giro.... ricordo le esibizioni degli stuntman che per agevolare lo slittamento e conseguente sbandata da controllare sovra-gonfiavano le gomme...non ultima la mescola costituente gli pneumatici, ha una durata che non dipende dalla pressione di esercizio degli stessi, l'invecchiamento del materiale rimane tale e quale

sl45h
Sui pneumatici è indicata la pressione massima consentita. Non vedo perché non possa utilizzare pressioni differenti pur rispettando quel limite.
E' come settare gli ammortizzatori: le moto escono di fabbrica con un determinato setting, ma nulla vieta di personalizzare l'assetto. La pressione dei pneumatici è allo stesso modo un fatto personale, ad alcuni piace un assetto più rigido, ad altri uno più morbido. Finché si sta all'interno dei parametri del produttore dei pneumatici, non c'è alcun rischio.
Certo, con le temperature più basse è consigliato tenere pressioni inferiori (la gomma si scalda prima ed ha migliori prestazioni su fondi bagnati o umidi), mentre con temperature più alte si possono utilizzare pressioni più elevate (ma ricordo che la pressione va sempre misurata "a freddo", cioè dopo che l'auto è stata ferma per qualche ora).

Personalmente tengo le gomme a 2.9-3.0 bar d'estate e 2.7-2.8 d'inverno.

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Re: A quanto gonfiare gli pneumatici dell'auto elettrica

Messaggio da Carlo »

mandaro ha scritto:Mah, devo dire che assai raramente ho visto gomme mal consumate a causa di gonfiaggio eccessivo ( = più consumate al centro che ai lati), mentre molto spesso ho visto (e tutt'ora vedo) gomme mal consumate a causa di gonfiaggio insufficiente, ossia molto più consumate ai lati (entrambi, altrimenti la causa è un'altra) che al centro.
Volevo solo completare la tua analisi dicendo che la percorrenza in rotonda accentua il consumo del bordo esterno del battistrada. Ed ormai ci sono più rotonde che rettilinei
mandaro
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Re: A quanto gonfiare gli pneumatici dell'auto elettrica

Messaggio da mandaro »

andbad ha scritto:... con le temperature più basse è consigliato tenere pressioni inferiori (la gomma si scalda prima ed ha migliori prestazioni su fondi bagnati o umidi), mentre con temperature più alte si possono utilizzare pressioni più elevate ...
Questa "regola", molto antica e sensata, ha perso forse un po' della sua validità con la massiccia entrata in scena delle varie tipologie di gomme "invernali", che sono studiate appositamente per mantenere la "morbidezza" a temperature inferiori. Comunque ho chiari seppur lontani ricordi di situazioni in cui un vistoso "sgonfiaggio" delle gomme poteva effettivamente permettere, come procedura di emergenza ovviamente abbinata a guida stra-tranquilla, di trarsi di impaccio in impreviste situazioni di neve in assenza di catene.

PS. Mi complimento per l'abbinamento, al termine "temperature", degli aggettivi "alte" e "basse", in contrapposizione alla sempre più diffusa abitudine di usare invece, molto meno correttamente, "calde" e "fredde".

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