Comincio dicendo che per ricaricare l’auto nel mio spazio domestico ho scelto il modello Pulsar Plus della spagnola Wallbox. Mi piaceva il design compatto e piacevole, con un bel cavo da 7 metri che mi permette all’occorrenza di ricaricare un’auto parcheggiata nel posto auto esterno al box. Nel tempo è migliorata anche la funzionalità, nonostante le difficoltà di connessione al wi-fi e la lentezza del bluetooth, che sono le uniche interfacce disponibili. Infatti questo modello è privo di display e pulsanti, si comanda tutto dalla rete o dallo smartphone. Una pecca che col senno di poi mi farebbe propendere per altri modelli.
Ma veniamo al punto: il cosiddetto Power Boost. Non è altro che un Energy meter, o contatore di energia, che collegato all’impianto di casa a monte di tutti i carichi, consente di evitare l’interruzione di corrente per sovraccarico. Se per esempio accendo un forno, ecco che in tempo reale il lettore fa ridurre la potenza di ricarica dell’auto, o addirittura interromperla, proprio per evitare di oltrepassare il limite imposto dalla fornitura domestica. Un modo per utilizzare con serenità tutti gli elettrodomestici di casa quando ricarichi l’auto. In più nel tempo è stata aggiunta la funzione Eco, che permette di ricaricare l’auto sfruttando tutta o in parte l’energia in eccesso prodotta dal fotovoltaico.
Tutto ha funzionato correttamente per più di un anno fino a quando noto per caso che la potenza di ricarica rimane sempre fissa a 1,3 kW. Provo a smanettare con l’app Wallbox ma apparentemente non ci sono soluzioni se non escludere il Power boost. Vado a controllare anche nel quadro elettrico di casa e noto che il display del lettore di potenza è spento (solitamente mostra la potenza istantanea). Da qui la deduzione che si è bruciato qualcosa.
A questo punto contatto l’assistenza Wallbox che mi domanda se l’installazione era compresa nell’acquisto. Rispondo che l’installazione è stata fatta da un elettricista di fiducia ed ecco la fantastica risposta dell’assistenza:
Quindi sostanzialmente la garanzia risponde solo se l'apparecchiatura è ancora nella scatola originale senza essere stata mai installata, se non da loro. Così mi vien da pensare. E se invece di bruciarsi il pezzo da 100 euro che posso anche ricomprare.. si bruciava il pezzo da 1000 euro? Nessuna garanzia insomma.Gentile Sig. D****,
Siccome non è stata installata da Wallbox, l'installazione non è in garanzia.
Se il dispositivo è bruciato è dovuto all'installazione.
Ad esempio i cavi inseriti dall'elettricista non sono inseriti correttamente.
Questo può funzionare per un determinato periodo, ma potrebbe dare problemi successivamente.
Cordialmente,
Lorenzo
Wallbox Service Team