Quale migliore approccio per ricaricare in box condominiale?

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FZet
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Quale migliore approccio per ricaricare in box condominiale?

Messaggio da FZet »

Ciao a tutti,

ho recentemente acquistato un box, piano interrato, luce condominiale, nessuna presa di corrente interna e probabilmente soggetto a CPI. Non ho contatore privato, il box è in un condominio, ma abito in un altro edificio per cui non ho un contatore privato vicino.
Vorrei installare un basculante automatico e, dato l'imminente arrivo di una Plug-in, sto valutando come predispormi. In previsione anche di un brillante futuro full-electric! :D

Ho spulciato in lungo e in largo il forum e mi dovrei essere fatto qualche idea. Al momento non ho ancora interagito con condomini e amministratore quindi vorrei ragionare al netto di impedimenti e polemiche (che probabilmente ci saranno..).
Vi propongo il mio esercizio e mi piacerebbe un vostro parere e consigli considerando i tre aspetti Tecnici, Economici, Burocratico-Giuridici.

Tecnico:

Purtroppo, nonostante di recente costruzione, scelte miopi hanno portato l'autorimessa ad essere il solito buco/grotta anni 70. Nessuna predisposizione per accogliere auto elettriche, già tanto che c'è la luce condominiale.

Opterei quindi per installare un contatore privato e tirare cavi fino al box per connettere il basculante e una schuko per IC-CPD per la ricarica occasionale della Plug-in. Ho possibilità in azienda e in altri luoghi di ricaricare, non vorrei dotarmi da subito di Wallbox. Mi sembra di sovradimensionare i lavori, in più la ricarica non è il fine ultimo (e non da subito tra l'altro...)
Ma vorrei che da contatore a schuko sia tutto predisposto correttamente, per non trovarmi in futuro a rifare da capo il sistema.
Mi perdo qualcosa?

Economico:
Plug-in, box non pertinenziale, contatore privato, CPI. Avete già capito che il soldo non sta dalla mia parte... :)
Vorrei capire se riducendo tutto all'osso posso ricadere in uno scenario di "non vergognosa perdita".
Sto preparando un calcolino che vi pubblicherò quando pronto.

Primi ragionamenti:
- Contatore privato minimo da 1.5kW --> fattibile? costi fissi sono intorno a 20€/mese o sono fuori strada? se apro il box con l'auto in carica mi stacca tutto?
- Caso pessimo di carica 3 notti/settimana, tra Smart Working e ricarica in ufficio saranno meno, ma ragioniamo così, per 50 settimane --> 150 ricariche "piene", investimento a perdere?

Burocratico/Giuridico:
Come detto, ipotizziamo per assurdo di avere Amministratore e Condomini comprensivi...
E' sufficiente un lavoro da elettricista certificato e comunicazione ad Amministratore per posa di canaline/uso preesistenti (ne vedo altre sul soffitto)?
Avendo come scopo iniziale principalmente l'elettrificazione del basculante, dovrei scongiurare eventuali modifiche al CPI o comunque un qualche lavoro sul CPI andrà fatto?
Ovvio, in futuro per installazione di eventuale WB ovviamente andrà comunicato, modificato il CPI e, se primo tra tutti i condomini, dovrò provvedere a installazione dell'estintore.

Quanto descritto è l'approccio migliore? Purtroppo l'acquisto del box è avvenuto per necessità, urgenza, investimento e convenienze varie che mi hanno impedito di ragionare anche su aspetti più "lungimiranti".

Grazie a tutti e attendo vostre! :)

Federico



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giabon
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Re: Quale migliore approccio per ricaricare in box condominiale?

Messaggio da giabon »

Quando c’è di mezzo un CPI è necessario che la linea sia attaccata alla bobina di sgancio dei vigili del fuoco, questo per fare in modo che in caso di intervento dei VVF una volta staccata la corrente da lì non ci siano altre linee in tensione. Quindi è necessario capire dove, rientrando in CPI, è posizionata la bobina di sgancio e pianificare l’impianto al box di conseguenza. Prima di fare qualsiasi lavoro consiglio di parlare con l’amministratore di condominio che eventualmente darà il riferimento del tecnico che si occupa della pratica CPI.
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frank
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Re: Quale migliore approccio per ricaricare in box condominiale?

Messaggio da frank »

Siccome immagino che la linea la farai già dimensionata per futura WB, ti conviene aspettare i decreti attuativi e vedere se tutto il lavoro, linea + WB+ CPI, può usufruire dell'incentivo 80%.
Intanto il primo passo è sicuramente sentire amministratore
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Re: Quale migliore approccio per ricaricare in box condominiale?

Messaggio da selidori »

Come hai già intuito anche te il problema più che tecnico è politico.
Io contatterei innanzitutto l'AMMINISTRATORE per chiedergli l'elettricista di fiducia del palazzo. Quando hai coinvolto questi due in pratica ti sei arruffianato la parte tecnica/amministrativa e (chiedi anche a loro) puoi approcciare gli altri condomini. Io forzerei all'amministratore di farmi mandare una comunicazione solo informativa su quello che vuoi fare (e devi sottostare a quello che dice l'elettricista) e da lì sei abbastanza tutelato da discussioni in assemblea che comunque faranno.

Per la parte tecnica io predisporrei solo i cavi e basta, che tanto infilare 4mm è uguale ad infilare 1,5 mm, da terminare in shuko.
Poi quando sarà BEV e non potrai più ricaricare al lavoro ci penserai, con i prezzi, le leggi, le proposte commerciali di allora (che saranno tutte migliori rispetto ad oggi).
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Re: Quale migliore approccio per ricaricare in box condominiale?

Messaggio da frank »

selidori ha scritto: (che saranno tutte migliori rispetto ad oggi).
Se viene attuato il contributo al 80% non ci giurerei che sia meglio aspettare

P.S. i condomini non è detto che debbano essere interpellati. Io ho fatto tutto con amministratore, che mi ha fatto contattare l'elettricista del condominio per la fattibilità. Poi il lavoro l'ho fatto con un altro elettricista che si è attenuto a quanto indicato da quello del condominio per quanto riguarda gli sganci incendio.
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xmax
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Re: Quale migliore approccio per ricaricare in box condominiale?

Messaggio da xmax »

Stessa mia situazione, ad eccezione del fatto che il mio box è al piano terra con sbocco a cielo aperto.
Io ho fatto richiesta all'enel di un contatore da 2kW (ho anche io plug-in e il carichino carica a 1.7kW quindi ci sto dentro anche con carichi extra), tirato cavi da 6mmq così da avere già predisposizione per caricare fino a 6kW in futuro, quadretto elettrico di protezione con partenza dedicata per l'auto e presa shuko green-up bTicino che costa un po' di più delle classiche ma è fatta appositamente per ricarica auto elettrica, ed in effetti non scalda anche dopo 6h di ricarica notturna. Infine installato anche modulo domotico così da programmare accensione e spegnimento a piacimento.

Nota dolente i costi: posa contatore Enel circa 550€, attivato poi contratto che per i box è del tipo "altri usi" con costi al kWh più elevati (attualmente intorno ai 30cent/kWh più tutte le altre spese accessorie) e iva al 22%. Diciamo che per 70/80kWh al mese mi costa circa 60€, percorrendo 600km più o meno nella stagione calda, costo impianto con dichiarazioni di conformità circa 1500€.
Economicamente converrebbe caricare alle colonnine ma la comodità di poterlo fare in box è un plus non indifferente.
Nym
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Re: Quale migliore approccio per ricaricare in box condominiale?

Messaggio da Nym »

Cerco di darti info spero utili:
1. Con contratto da 1,5kw puoi caricare senza problemi a 6a (1,3kw) ed aprire/chiudere serranda del box senza rischio che salti: lo faccio quando sfrutto il box in montagna di mio papà. Una PHEV a 6a da sera a mattina la riempi (a meno della MB C muova che ha 18kwh)
2. La corrente usi non abitazione da 1,5kw maggior tutela è trioraria e in f3 costa meno che la rispettiva domestica (in f23)!!! Tutti pensano costi di più, ma non è così
3. Box soggetto a CPI devi agganciare la linea allo sgancio di emergenza
4. Per essere OK per futuro devi passare 2 linee: una dedicata a carica/futura wallbox (da 4 o 6mm a seconda lunghezza cavo) e una per luce box e serranda)
5. Aspetti condominiali sempre critici... io direi semplicemente all'amministratore che vuoi istruzioni per il collegamento all'impianto di sgancio di emergenza per realizzazione impianto elettrico e contatore per tuo box (anche perché al momento non fai una wallbox, ma una presa schuko/industriale, quindi non una stazione di carica con tutte le altre norme a cui sottostare in caso di cpi... c'è una discussione al riguardo). Che poi attacchi alla presa il carichino o un trapano sono fatti tuoi, ma non è una stazione di carica e ti eviti problemi di ogni tipo... compreso rischi di blocchi lavori in attesa di delibere e costi aggiuntivi
6. Avendo una PHEV, per esperienza, se la usi e la vuoi sfruttare, la carichi ogni giorno che la usi (a meno che non ci hai fatto davvero pochissimi km), se hai possibilità anche più di una volta al giorno... tieni conto che autonomia elettrica ufficiale (già in una ev, ma a maggior ragione su una PHEV perché medi meno) è totalmente aleatoria... io ho 55km, mettendola in solo EV (senza accendere il termico), ma passo da meno di 30km (tanti brevissimi spostamenti in città d'inverno, dove il freddo e soprattutto il riscaldamento uccide...) a superare addirittura i 75km con un carica, in situazioni iper favorevoli. A che distanza dall'ufficio hai casa?
VPP
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Re: Quale migliore approccio per ricaricare in box condominiale?

Messaggio da VPP »

Nym ha scritto: 2. La corrente usi non abitazione da 1,5kw maggior tutela è trioraria e in f3 costa meno che la domestica!!! Tutti pensano costi di più, ma non è così
Vero, risparmi 0.01467 Euro/kWh. Visto però che l'allaccio da 1,5 kW altri usi ti costa di spese fisse 172.3217 Euro/anno vai a pari solo dopo avere prelevato 11746 kWh in un anno, da quel punto in poi inizi a risparmiare veramente. Considerando un consumo di 15 kWh/100km devi fare più di 78000 chilometri/anno per avere un reale risparmio. :(

Con questi costi e una plug-in viene da chiedersi se ne valga la pena o non sia meglio la ricarica pubblica.
Nym
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Re: Quale migliore approccio per ricaricare in box condominiale?

Messaggio da Nym »

Ma lui il contatore voleva metterlo lo stesso per la serranda elettrica, quindi carica o non carica il fisso c'è comunque... se no ovviamente qualsiasi lavoro non lo ammortizzi mai!

PS: anche se hai un'ev, mettere una wallbox in u. Box del genere ti costa 1500/2000€ più il fisso del contatore.... rispetto alla differenza di eurocent di una colonnina dopo quanti km lo ammortizzi... poi lo fai per comodità, non certo per risparmiare
Nym
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Re: Quale migliore approccio per ricaricare in box condominiale?

Messaggio da Nym »

Aggiungo che a mio avviso è impensabile basarsi con una phev su carica pubblica... lo dico da possessore di phev che quest'estate ha fatto fuori 4 flat enelx, quindi oltremodo motivato...

Un conto è arrivare in un posto dove c'è colonnina comoda e caricare mentre si fa altro... ma una phev che carica quasi tutte le sere, dover al rientro metterla alla colonnina (sempre che sia libera), andare a casa a piedi, e poi riuscire tornare alla colonnina tempestivamente, staccarla, portare l'auto nel box, tornare a casa... 2/3 volte poi non lo fai più

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