savior ha scritto:Sicuramente chiederemo allora se c’è' la possibilità, se rientra nei massimali, di installare anche il sistema di accumulo (o almeno già con la predisposizione), oltre a pannelli più efficienti.
Per quanto riguarda la possibilità formale non ci sono problemi. I massimali previsti, come già altri hanno osservato, sono molto generosi (un po' come tutta la faccenda, d'altronde).
La predisposizione non comporta, credo, ingenti costi aggiuntivi. Al di là della scelta di un inverter adatto, si tratta soprattutto di predisporre l'impianto (e i locali) ad accogliere un domani le batterie, che al momento non sono affatto piccole né leggere.
In merito al prezzo credo possa essere interessante, tra le altre cose, confrontare i prezzi delle batterie per accumulo domestico con quelli delle batterie delle auto elettriche. Una delle più note batterie per accumulo (PotereParete 2) può costare, installazione compresa, 8-10mila €, per una capacità effettiva di circa 13.5kWh; il che corrisponde ad almeno 600€ per ogni kWh. Le batterie per automobili, invece, hanno in media un prezzo al kWh parecchio più basso, nonostante debbano sopportare sollecitazioni ben diverse (vibrazioni, sbalzi di temperatura, torsioni) e potenze (in ingresso e in uscita) anche molto maggiori.
Non vogliamo fare nulla di illegale, anzi sappiamo benissimo che i controlli sono molto serrati ora ...
Non ho messo e non metto minimamente in dubbio l'intenzione di agire nell'ambito delle regole.
Il fatto è che gli adempimenti burocratici, proprio in funzione della (tardiva e anche... frettolosa) severità, si sono complicati parecchio e riuscire a non commettere errori non è facile. Certo si può pagare qualcuno affinché se ne occupi (
"tanto... rientra nel superbonus"...), però neanche questo mette totalmente al riparo. Inoltre la questione si divide in due parti distinte: da un lato ci sono gli adempimenti relativi al superbonus in quanto tale, dall'altro ci sono le richieste più o meno volubili che le banche formulano in merito alla cessione del credito. Ci si può trovare perfettamente in regola con il superbonus e magari incassare anche i quattrini (virtualmente, nel cosiddetto
"cassetto fiscale") e poi non riuscire a trovare una banca che accetti di comprare il credito. E in tal caso chi si è occupato delle pratiche per il superbonus è inattaccabile MA la sostanza, per l'intestatario del superbonus, non cambia: può trovarsi a dover pagare tutto di tasca sua.