Una pompa di calore conviene lasciarla sempre attaccata?

Macchina termica in grado di trasferire energia termica da una sorgente a temperatura più bassa a una sorgente a temperatura più alta.
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soloct66
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Re: Una pompa di calore conviene lasciarla sempre attaccata?

Messaggio da soloct66 »

La pdc lavora al meglio con mandate molto basse, tra i 25 e i 35 gradi, se devi usarla con temperature superiori devi fare delle valutazioni, PDC non vuol dire in automatico risparmio.
quindi per il raffreddamento a che temperature dovrebbe lavorare? nella mia ignoranza penso che dovrebbe consumare molto meno? chiedo questo perchè credo che dovrebbe lavorare molto più come raffreddamento che riscaldamento



polianto
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Re: Una pompa di calore conviene lasciarla sempre attaccata?

Messaggio da polianto »

soloct66 ha scritto:Salve, desideravo sapere qual'è il corretto uso di una pompa di calore altherma 3 da 8 kw. Conviene lasciarla sempre attaccata o spegnerla la sera prima di coricarsi e programmare l'accenzione un'ora prima di alzarsi? sia che con i fan coil faccia da riscaldamento che da raffreddamento? abito a Siracusa e la userei soprattutto per il caldo
Visto che il metodo tradizionale di gestione dei caloriferi è un argomento ricorrente e che ritorna spesso a galla e che con gli impianti moderni è un modo di utilizzo profondamente sbagliato provo a spiegare meglio il tutto con dei grafici e degli esempi numerici.
Passo alle conclusioni, poi se qualcuno sarà interessato mostro i calcoli con cui sono arrivato a questi numeri.
Temperatura esterna di 4°e casa tipo per fare i calcoli da 80mq.

Metodo tradizionale, valido con impianti a caloriferi, caldaie tradizionali ad alta temperatura e case realizzate prima del 1992
Termostato ambiente con Tdiurna impostata a 20° e Tnotturna impostata a 16°
Per scaldare la casa a 20° la caldaia deve fornire circa 3,80kW (barre rosse nel grafico)
La casa è poco isolata, per cui quando alle 22 di sera spengo la caldaia in un paio di ore la casa si raffredda alla temperatura notturna di 16°, al che la caldaia si riaccende per mantenere i 16° fino alle 7 di mattina, quando inizia a scaldare di più per raggiungere di nuovo i 20° nell’arco di 2 ore.
Nelle 2 ore in cui la casa si raffredda il calore che si disperde verso l’esterno è quello accumulato dai muri (barre blu nel grafico).
Una volta raggiunti i 16° la caldaia si riaccende ma bastano 2,90kW (risparmiando un po’ di gas).
Per riportare la casa a dai 16° ai 20° in due ore la caldaia deve fornire circa 6,90kW: da cui caldaia sovradimensionata del 90% per poter riscaldare la casa in fretta e caloriferi a 70° per immettere nella casa i kWh necessari (l’area blu che indica le dispersioni dai muri è uguale all’area blu che devo rifornire, tanto calore è uscito, lo stesso calore devo re-immettere nei muri).
Consumo giornaliero circa 83kWh
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Casa ristrutturata, mente no
Ho ristrutturato la casa isolando pareti e sostituendo gli infissi con i valori di trasmittanza previsti dalla normativa attuale ma continuo a gestire l’impianto di riscaldamento come facevo prima, con un termostato ambiente con Tdiurna impostata a 20° e Tnotturna impostata a 16°
Per scaldare la casa a 20° la caldaia deve fornire circa 1,30kW (barre rosse nel grafico).
Quando alle 22 di sera si spegne la caldaia la casa si raffredda molto più lentamente, tanto che alle 7 di mattina ho ancora 18° e non ho mai raggiunto la Tnotturna di 16° per cui la caldaia è stata spenta tutta notte (e mi illudo di aver risparmiato).
Per riportare la casa a dai 18° ai 20° in due ore la caldaia deve fornire circa 6,80kW: da cui caldaia sovradimensionata del 500% per poter riscaldare la casa in fretta e caloriferi a 70° per immettere nella casa i kWh necessari (l’area blu che indica le dispersioni dai muri è uguale all’area blu che devo rifornire, tanto calore è uscito mentre la caldaia era spenta, lo stesso calore devo re-immettere).
Consumo giornaliero circa 30,41kWh – ho risparmiato molto ma non ho sfruttato la caldaia a condensazione perché per 2 ore l’ho utilizzata ad alta temperatura, quindi con un basso rendimento. In quelle due ore ho immesso in casa circa 14kWh, poco meno della metà del calore fornito nell’intera giornata.
Non potrò mai sostituire la caldaia con una pompa di calore se non sostituendo anche i caloriferi, visto che i caloriferi che avevo già prima per fornire alla casa 6kW devono lavorare a 70°.
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Casa ristrutturata, mente pure.
Ho ristrutturato la casa isolando pareti e sostituendo gli infissi con i valori di trasmittanza previsti dalla normativa attuale e lascio la caldaia sempre accesa con il termostato fisso a 20° notte e giorno.
Per scaldare la casa a 20° la caldaia deve fornire circa 1,30kW durante tutto il giorno e tuta la notte.
I caloriferi sono dimensionati per fornire 6,80kW lavorando a 70°, ma a me ne servono solo 1,30kW per cui posso far funzionare l’impianto a bassa temperatura facendo lavorare al massimo rendimento la caldaia a condensazione.
Consumo giornaliero circa 31,21kWh – In teoria leggermente di più di prima, ma la caldaia lavora sempre a condensazione quindi con un rendimento migliore, per cui il gas consumato è lo stesso se non meno.
Posso pensare di sostituire la caldaia con una pompa di calore, non mi servono 7kW, me ne bastano 2kW e lavorerà sempre vicino alla potenza nominale, quindi con i rendimenti massimi.

Sono cosciente che ho ottimizzato l’impianto e risparmiato un sacco di soldi mettendo la potenza necessaria appena giusta. Se vado 15 giorni a Cuba per Capodanno e spengo il riscaldamento, non telefonerò al termotecnico quando torno a casa e ci vogliono 5 giorni e riportare la temperatura a 20° dicendogli che è un pirla, l’impianto è fatto così, sono io non dovevo spegnerlo!
casa2020 ok.JPG
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Temperatura in casa nei tre scenari.
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Ciao a tutti Antonio
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soloct66
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Re: Una pompa di calore conviene lasciarla sempre attaccata?

Messaggio da soloct66 »

Grazie per il tuo approfondimento, ma volevo chiederti due cose come faccio a Sapere quanti kW ci vogliono per mantenere la mia casa di prossima costruzione a 20 gradi ? E per il raffreddamento il ragionamento è lo stesso?
polianto
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Re: Una pompa di calore conviene lasciarla sempre attaccata?

Messaggio da polianto »

soloct66 ha scritto:la mia casa di prossima costruzione
Lo chiedi al professionista che ti farà il progetto e/o al certificatore energetico che sei obbligato ad ingaggiare.
Se ti propone un impianto sovradimensionato da spegnere di notte lo licenzi e cerchi un'altro professionista più capace.
Ciao Antonio
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Filippo85
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Re: Una pompa di calore conviene lasciarla sempre attaccata?

Messaggio da Filippo85 »

Ciao ti parlo per mia esperienza con pompa di calore identica. In inverno scaldo casa con impianto a pavimento e la pompa di calore non la spengo mai mentre in estate rinfresco con gli splitter e in quel caso gli accendo solo quando servono (ho una casa in classe a3 ed in estate sento bisogno di una temperatura più fresca forse due mesi L anno.

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