Il paradosso del limite 30 che rende meno sicuro andare in bici
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- marco
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Il paradosso del limite 30 che rende meno sicuro andare in bici
In questi giorni stavo riflettendo sul fatto se sia un vantaggio oppure no avere le strade con limite 30, dal punto di vista ciclistico. Mi riferisco in particolare a quelle strade che hanno la pista ciclabile disegnata in terra ai lati (che fra l'altro mi pare di capire non sarebbe neanche a norma) dove le macchine corrono accanto con limite 30.
Viaggiando infatti io con la bici elettrica ai 24 km/h circa di tachimetro, che corrispondono ai 22 di GPS, mi trovo delle volte le auto che mi scorrono di fianco e che ci mettono una vita a superarmi, quelli che viaggiano rispettando il limite alla lettera intendo.
Da un alto viene infatti da pensare "se mi tirano sotto ai 30 all'ora mi faccio meno male che ai 50 ", ma dall'altro mi trovo una macchina che per tanto tempo mi corre affiancata, di fatto facendo un muro che mi impedisce di allargare alla bisogna (tipo se un'auto si immettesse da destra sbarrandomi la strada). Poi può essere anche più difficile svoltare, perché bisogna tirare fuori il braccino fra un'auto e l'altra e poi verificare che quella dietro rallenti, per poi immettersi: ma se quello dietro ci corre affiancato quasi al nostro passo, diventa più difficile immettersi.
Rimane il fatto che quelle ciclabili non sono proprio il massimo: le mie preferite sono quelle lontano dal traffico. ma in mancanza sono ottime anche quelle rialzate che corrono di fianco alla strada con le auto ma da cui puoi salire e scendere facilmente tramite una leggera salita che segue la ciclabile.
Insomma e per chiudere, c'era proprio un dibattito recente sul mettere il limite 30 dappertutto per aumentare la sicurezza, e questo sarà forse un bene per i pedoni ma non ne sono convinto che lo sia anche per i ciclisti (e sicuramente non lo è per gli automobilisti)
Viaggiando infatti io con la bici elettrica ai 24 km/h circa di tachimetro, che corrispondono ai 22 di GPS, mi trovo delle volte le auto che mi scorrono di fianco e che ci mettono una vita a superarmi, quelli che viaggiano rispettando il limite alla lettera intendo.
Da un alto viene infatti da pensare "se mi tirano sotto ai 30 all'ora mi faccio meno male che ai 50 ", ma dall'altro mi trovo una macchina che per tanto tempo mi corre affiancata, di fatto facendo un muro che mi impedisce di allargare alla bisogna (tipo se un'auto si immettesse da destra sbarrandomi la strada). Poi può essere anche più difficile svoltare, perché bisogna tirare fuori il braccino fra un'auto e l'altra e poi verificare che quella dietro rallenti, per poi immettersi: ma se quello dietro ci corre affiancato quasi al nostro passo, diventa più difficile immettersi.
Rimane il fatto che quelle ciclabili non sono proprio il massimo: le mie preferite sono quelle lontano dal traffico. ma in mancanza sono ottime anche quelle rialzate che corrono di fianco alla strada con le auto ma da cui puoi salire e scendere facilmente tramite una leggera salita che segue la ciclabile.
Insomma e per chiudere, c'era proprio un dibattito recente sul mettere il limite 30 dappertutto per aumentare la sicurezza, e questo sarà forse un bene per i pedoni ma non ne sono convinto che lo sia anche per i ciclisti (e sicuramente non lo è per gli automobilisti)
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Re: Il paradosso del limite 30 che rende meno sicuro andare in bici
Il problema più grande dei ciclisti in città è principalmente dovuto al fatto che passano sistematicamente col rosso, come se il semaforo per loro non esistesse.
Per il resto in caso di incidente ti fai male sia a 30 che a 50, purtroppo.
E che i 30 in città salvino più vite è abbastanza appurato, statistiche alla mano
Per il resto in caso di incidente ti fai male sia a 30 che a 50, purtroppo.
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Re: Il paradosso del limite 30 che rende meno sicuro andare in bici
OT: Io spesso dico (per provocazione) "una volta mio cuggino ha detto ha visto un ciclista che col rosso si è fermato".
Re: Il paradosso del limite 30 che rende meno sicuro andare in bici
@selidori probabilmente si è fermato perché aveva bucato, mica per il semaforo!
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Re: Il paradosso del limite 30 che rende meno sicuro andare in bici
Con il limite a 30 hanno più tempo per vederti , ci si vede bene in faccia e ci si intende . Con il traffico a 50 guardano più avanti , sei solo un ostacolo che è meglio schivare .
Re: Il paradosso del limite 30 che rende meno sicuro andare in bici
senza dimenticare quelli che si buttano sui passaggi pedonali senza guardare e con le cuffiette... anche ai 30 kmh se un ciclista svolta all'improvviso sul passaggio e' matematico che lo prendi sotto visto che ai 30 kmh fai ca. 8 metri solo per renderti conto (considerando 1 secondo come tempo di reazione) + tempo di frenata... viva tesla e le telecamere che registrano tutto...
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Re: Il paradosso del limite 30 che rende meno sicuro andare in bici
i 30 all'ora sono una boiata fuori dai tempi voluta da chi vive nel medioevo e vuole fare cassa sui cittadini, a cui ovviamente non frega nulla della sicurezza e incolumità degli stessi.
abbiamo auto sempre più tecnologiche ma troviamo il modo di rendere inutili queste tecnologie.
LKA non funziona se si è in situazioni di traffico xkè non vede le righe
ACC non funziona sotto i 40/50km/h (dipende dai vari setting delle case ma più o meno siamo li)
AEB sotto i 20 o 30km/h non frena più attivamente per evitare falsi ma si limita a suonare e al max da un colpetto in alcuni modelli (altri modelli fino a 10km/h frenano ma mi pare non ci sia una regola)
BSM è sempre attivo visto che il traffico è congestionato e c'è sempre un'auto dietro al fianco dx o sx quindi diventa inutile e non rilevante in caso di ciclisti/motociclisti
quindi tutti gli aiuti alla guida diventano inutili e si fa affidamento solo sul guidatore (ok è giusto che sia così ma...) che avrà tempi di risposta più lenti e potrebbe essere distratto e causare l'incidente (cosa che un sistema automatico potrebbe evitare)
se si tiene davvero alla salute dei cittadini e non alle tasche del comune si separano le persone dalle auto, è possibile farlo, ovunque, spendendo ovviamente, con ciclabili con muretto/transenna/staccionata, sottopassi/sovrappassi, e il problema si risolve da solo.
poi lo sbandato drogato e alcolizzato che a 100 all'ora e invade la ciclabile quello non lo fermeresti cmq, ma l'incidenza di un'evento così è prossima a zero e trascurabile.
abbiamo auto sempre più tecnologiche ma troviamo il modo di rendere inutili queste tecnologie.
LKA non funziona se si è in situazioni di traffico xkè non vede le righe
ACC non funziona sotto i 40/50km/h (dipende dai vari setting delle case ma più o meno siamo li)
AEB sotto i 20 o 30km/h non frena più attivamente per evitare falsi ma si limita a suonare e al max da un colpetto in alcuni modelli (altri modelli fino a 10km/h frenano ma mi pare non ci sia una regola)
BSM è sempre attivo visto che il traffico è congestionato e c'è sempre un'auto dietro al fianco dx o sx quindi diventa inutile e non rilevante in caso di ciclisti/motociclisti
quindi tutti gli aiuti alla guida diventano inutili e si fa affidamento solo sul guidatore (ok è giusto che sia così ma...) che avrà tempi di risposta più lenti e potrebbe essere distratto e causare l'incidente (cosa che un sistema automatico potrebbe evitare)
se si tiene davvero alla salute dei cittadini e non alle tasche del comune si separano le persone dalle auto, è possibile farlo, ovunque, spendendo ovviamente, con ciclabili con muretto/transenna/staccionata, sottopassi/sovrappassi, e il problema si risolve da solo.
poi lo sbandato drogato e alcolizzato che a 100 all'ora e invade la ciclabile quello non lo fermeresti cmq, ma l'incidenza di un'evento così è prossima a zero e trascurabile.
Re: Il paradosso del limite 30 che rende meno sicuro andare in bici
Un pilota di aerei ex AM ed ex pilota di grande compagnia aerea che ora si occupa in maniera fattiva di sicurezza del volo mi diceva una volta "un aereo fermo a terra è un aereo sicuro" smoccolando con chi mette mille lacci e norme troppo restrittive che portano a risultati controversi senza focalizzarsi sui veri problemi.
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Re: Il paradosso del limite 30 che rende meno sicuro andare in bici
Dove c'è il limite 30 in bici sei più veloce in media. Ti dirò di più, in alcune zone sei più veloce pure a piedi!
La sicurezza dipende da come guidi la bici e da come guida l'automobilista, se tutti e due rispettate le regole non succede nulla. La ciclabile complanare alla strada è generalmente più rischiosa, ma io vivo in una zona 30 (l'ho scoperto penso 1 anno dopo che era diventata zona 30) con ciclabile complanare a fianco, e non ho visto incidenti. Non ho nemmeno notato cambi di velocità media, sono sempre andato piano, questo perchè ci sono troppe immissioni per poter "correre" in sicurezza.
Anni fa, prima dei dossi, prima del limite a 30, proprio all'incrocio con la via di casa mia ci fu un'incidente molto serio. Auto distrutte e conducenti all'ospedale. Quello sul rettilineo non faceva i 30, ma nemmeno i 50... Se avesse preso un ciclista ci sarebbe stato il morto al 100%
Non c'è mezzo controllo, o almeno io non l'ho mai visto, non è una zona 30 per fare cassa, è una zona 30 sensata: Asilo, farmacia, 2 campi sportivi, palestra, tutto collegato da ciclabile e marciapiedi che per forza di cose intersacano le strade.
Quando hanno messo i 30 a Bologna mi sono chiesto come fossero riusciti a raddoppiare la velocità... Io lavoravo proprio in una zona che è diventata 30km/h. La media era 16km/h
La sicurezza dipende da come guidi la bici e da come guida l'automobilista, se tutti e due rispettate le regole non succede nulla. La ciclabile complanare alla strada è generalmente più rischiosa, ma io vivo in una zona 30 (l'ho scoperto penso 1 anno dopo che era diventata zona 30) con ciclabile complanare a fianco, e non ho visto incidenti. Non ho nemmeno notato cambi di velocità media, sono sempre andato piano, questo perchè ci sono troppe immissioni per poter "correre" in sicurezza.
Anni fa, prima dei dossi, prima del limite a 30, proprio all'incrocio con la via di casa mia ci fu un'incidente molto serio. Auto distrutte e conducenti all'ospedale. Quello sul rettilineo non faceva i 30, ma nemmeno i 50... Se avesse preso un ciclista ci sarebbe stato il morto al 100%
Non c'è mezzo controllo, o almeno io non l'ho mai visto, non è una zona 30 per fare cassa, è una zona 30 sensata: Asilo, farmacia, 2 campi sportivi, palestra, tutto collegato da ciclabile e marciapiedi che per forza di cose intersacano le strade.
Quando hanno messo i 30 a Bologna mi sono chiesto come fossero riusciti a raddoppiare la velocità... Io lavoravo proprio in una zona che è diventata 30km/h. La media era 16km/h
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Re: Il paradosso del limite 30 che rende meno sicuro andare in bici
ricordiamoci che un impatto a 60 rispetto a uno a 30 km/h non genera il doppio del danno, ma il quadrato del dannoDarkAngel00 ha scritto: ↑24/05/2024, 9:49 i 30 all'ora sono una boiata fuori dai tempi voluta da chi vive nel medioevo e vuole fare cassa sui cittadini, a cui ovviamente non frega nulla della sicurezza e incolumità degli stessi.
abbiamo auto sempre più tecnologiche ma troviamo il modo di rendere inutili queste tecnologie.
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o visto che il traffico è congestionato e c'è sempre un'auto dietro al fianco dx o sx quindi diventa inutile e non rilevante in caso di ciclisti/motociclisti
quindi tutti gli aiuti alla guida diventano inutili e si fa affidamento solo sul guidatore (ok è giusto che sia così ma...) che avrà tempi di risposta più lenti e potrebbe essere distratto e causare l'incidente (cosa che un sistema automatico potrebbe evitare)
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considerato il vetusto parco veicoli circolante nel nostro paese, credo che neppure un 10% delle auto in zona 30 abbia almeno un sistema del genere.
oltretutto la responsabilità è sempre del conducente che DEVE prestare sempre la massima attenzione. affidarsi a sistemi automatici è proprio il contrario di quello che andrebbe fatto in un contesto iper confuso come sono i centro città e le zone 30 in generale.