500 km in Leaf non pianificati per emergenza tra Francia ed Italia

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500 km in Leaf non pianificati per emergenza tra Francia ed Italia

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Spesso quando parlo della mia esperienza totalmente elettrica uno degli aspetti che mi sento spesso domandare è: "ma come fai se all'improvviso devi partire per un viaggio e l'auto non ha il pieno?". Sino ad oggi la mia risposta è sempre stata, che di norma una EV è sempre carica all'80% o giù di li perchè di fatto nel quotidiano la ricarichi ogni notte nell'uso domestico un po come si fa con i cellulari e non si aspetta lo 0% di carica.

Giustamente molti replicano che non tutti hanno il box per fare ciò e questo può essere un problema, e su questo ovviamente riconosco che l'EV ad oggi non è ancora un auto per tutti.

Fatta questa doverosa premessa, il mio racconto parte dal luogo di villeggiatura in mezzo alle montagne Francesi, più precisamente a Tignes a 2200m di quota in una zona non servita da colonnine FAST, tanto che si utilizza il carichino per il rifornimento presso le strutture alberghiere che ci ospitano o nei parcheggi pubblici che d'estate sono gratis ed hanno mediamente dai 6 ai 12 punti a 3 Kw per la ricarica.

Auto al 65% parcheggiata rientrati da poco da una gita sul passo dell'Iseran a 2800m, non faccio in tempo a lasciare la famiglia al residence che arriva una telefonata dall'RSA verso le 20.15 dove stà papà informandomi che è stato trasferito in ospedale a Novara per un emergenza. Disto 250 km dall'ospedale che in condizioni normali non sarebbero un problema con la Leaf e+, ma in quel momento c'era un forte temporale in corso ed avevo il piccolo San Bernardo da affrontare (2188m) ed una temperatura in partenza di 12 C°.

Si sale in auto e si parte alla volta di Novara, nessuna guida attenta per il risparmio energetico e si cerca di trovare il giusto compromesso per rendere il viaggio quanto più agevole possibile. Si parte con la tenuta da montagna ancora indosso e quindi in abitacolo si viaggia con la sola ventola di aria esterna.

Affronto la discesa da 2200 a 1300 su un tracciato di 19km fino a Sainte Foy Tarentaise, rigenerando appena il 3,3% e poi si affronta l'impervia salita verso il passo del Piccolo San Bernardo senza ECO per garantire il massimo dello spunto su strade praticamente deserte a quell'ora, facendo quasi una cronoscalata.

Raggiungo il passo in 49m dalla partenza dopo aver percorso 40 km con il 52,9% di batteria, in quota non piove più ma la temperatura è di 9° C e si affronta la discesa sul versante italiano di 13 km, che è meno agevole di quella francese a causa del percorso più tortuoso e molti tornanti. Viaggio fino a La Thuile (1500m) inaspettata località montana dove Enelx e BeCharge si sono dati competizione su installazione di colonnine FAST(3) e QUICK (20 prese). Mi fermo alla Fast Enelx del parcheggio principale del Paese con una deviazione di 200m dal percorso ed avvio la ricarica in pochissimi secondi tramite Nissan Charge RFID sempre saldamente ancorato al portachiavi dell'auto (pagherò 0,45 Euro/Kwh) che parte con una batteria alla temperatura di 23° C ed esterna di 18° C e con una percentuale di carica del 55,6% (anche qui la rigenerazione causa fretta non è stata eccelsa), obiettivo 70% che dovrebbe essere sufficiente per arrivare a destinazione.

La colonnina parte bene e nei primi 6 minuti arriva a 47 kW di sprint, poi inizia a crollare in picchiata sotto i 30 kW terminando la carica all'80% in 21m x 14,57Kwh prelevati e 11,94Kwh in batteria. L'extra time dovuto ad una discussione tra Ospedale e RSA che si palleggiavano alcune responsabilità e non volevano fornire telefonicamente informazioni, ed in queste situazioni anche se ho il vivavoce o parlo al telefono incavolandomi, o mi concentro sulla guida in una strada tortuosa di montagna resa viscida dalla pioggerella che imperversava in quel momento.

Riparto alle 22.09 verso l'Ospedale di Novara e subito dopo il tunnel a senso unico alternato per lavori in corso (di notte senza nessun lavoro in corso) affronto un temporale con i fiocchi alla faccia della siccità (come si dice "piove sul bagnato") e scendo sino a Morgex dove finalmente posso entrare in autostrada.

Morgex si trova a 1000m slm dopo 15 km di tornanti e praticamente causa maltempo non ho rigenerato una mazza ed entro in autostrada dopo 20 minuti di guida ancora all'80% di batteria che ora è sui 34° C, la mia fortuna è che non ho bisogno del clima per ora perchè la temperatura esterna sta ancora sui 20° C a questa quota, l'autostrada dopo il primo tunnel è asciutta e si procede a velocità di codice + 5% di tolleranza.

Da qui mancano 167km tutti con pendenza a favore dato che Novara si trova a 100m slm e non mi sento in pericolo di carica, peccato che giunto al raccordo d'Ivrea all'uscita A4 annunciano la chiusura in entrambe le direzioni TO/MI e quindi l'unica scelta è proseguire per Alessandria sino ad incrociare la A26 per poi risalire verso Vercelli. Ovviamente questo regalo di autostrade mi costa 25 km extra di tragitto autostradale non preventivato, ed in questo caso ringrazio la santa disorganizzazione sanitaria che mi ha fatto caricare quel 10% extra a La Thuile.

Raggiunto l'Ospedale di Novara dopo 193 Km alle 00.29 con il 26% di batteria residua.... e penso cavolo avrei potuto risparmiare la ricarica se l'A4 fosse stata aperta arrivando ancora con margine.

Le vicissitudini di Papà si risolvono fortunatamente nel migliore dei modi e decido alle 3 del mattino di andare a casa a riposare un po' per il rientro in Francia dalla famiglia più tardi nella mattinata. La ricarica domestica non mi garantirebbe la velocità necessaria e decido di caricare alla EnelX pubblica del mio paese per garantirmi che in 5-6h sia all'80%. Arrivo alla classica colonnina vicino casa, ma per la prima volta in 2 anni la colonnina è FUORI SERVIZIO e mi tocca recarmi ad un'altra Enelx un po' più lontana a circa 1,5km da casa ma sempre in paese, questa fortunatamente è operativa, Provo a partire con TPAY per la promo, ma fa cilecca ed allora passo al piano B con NFC da Cell ed app JuicePass di Enelx, tutto OK in pochi secondi e mi avvio verso casa a piedi, mentre rischio di prendermi l'acqua vedendo il cielo lampare e tuonare, il temporale affrontato ore prima a Morgex era arrivato dalle parti di Novara!

Alle 4 finalmente sprofondo nel sonno ristoratore appena in tempo per sentire le prime gocce d'acqua cadere copiose e conciliarmi il sonno.

Alle 10 stacco l'auto che ha raggiunto l'86% dopo averla preclimatizzata 30 min prima dato che il termometro già segna 30° C e la parcheggio all'ombra a casa per sbrigare le ultime cose prima di affrontare il viaggio di ritorno e scoprendo che l'imprevisto della sera prima alla colonnina vicino casa mi ha salvato da l'enorme inconveniente del mercato del Martedi di cui non avevo tenuto conto e che mi avrebbe intrappolato sino alle prime ore del pomeriggio.

Si parte alle 11.48 con 34° C abitacolo a 22° C per il viaggio di ritorno e decido di affrontare la cosa in modalità "gita" evitando i pedaggi e godendomi li viaggio senza ricariche intermedie, anche in virtù del fatto che la sera prima il viaggio autostradale mi è costato 29,60 € (Morgex - Vercelli Est) contro 21,40€ dell'andata (Novara Est - Morgex) e la differenza di 8,20 Euro non è giustificato dai 25km extra dovuti dalla deviazione, ma agli aumenti annunciati del 01/07!!!

L'idea di viaggiare tutto senza Pedaggio non risulta possibile dopo il castello di Bard a causa di un problema sulla statale che mi costringe a fare un tratto da Verres ad Aosta di 40km (per la cronica 7,50 €). Il viaggio di rientro fila liscio ed impiego 4:20 ed arrivo con un 7% di batteria a destinazione.

Giusto per comparazione, arrivo in vetta al San Bernardo con il 18,5% di batteria e la discesa attenta e rigenerativa questa volta mi riporta al 27,1% ed alla fine mi diverto sull'ultimo tratto in salita senza ECO grazie anche al folle limite di 80 km/h sui tornanti francesi che ho sempre pensato essere un deterrente per certi folli guidatori e comunque più realistici dei 30 km/h segnati su alcuni tratti della salita al Piccolo San Bernardo del versante italiano.

Spero di non avervi annoiato, ma la morale è che con un EV se la si è imparata a conoscere bene, si conoscono limiti e virtù e la si può gestire al meglio anche nella peggiore delle situazione. Sicuramente avrei avuti molti più interrogativi se l'auto avesse avuto una percentuale di batteria più bassa, ma oggi forte dell'esperienza fatta so che con 12 kwh in batteria (ca.5% da cruscotto) avrei potuto comunque affrontare il Piccolo San Bernardo ed arrivare ad una delle 3 Fast di La Thuile con un bilancio di soli 5,5 Kwh tra partenza ed arrivo ed un picco di 10Kwh consumati!!!
Ultima modifica di pepo154 il 07/07/2022, 1:23, modificato 1 volta in totale.
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Re: 500 km in Leaf non pianificati per emergenza tra Francia ed Italia

Messaggio da marco »

Complimenti per il sangue freddo nel viaggio notturno ed anche complimenti alla Leaf, ma soprattutto un abbraccio a tuo papà confidando che il tutto si sia risolto al meglio e lui ora stia bene.
Comunque il viaggio extra-autostrada è un toccasana per la temperatura della batteria della Leaf, dico in generale: se vedi che la temperatura va troppo su viaggiando e ricaricando basta fare una tratta extra autostrada per farla scendere un po'.
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Re: 500 km in Leaf non pianificati per emergenza tra Francia ed Italia

Messaggio da Replay »

marco ha scritto:Comunque il viaggio extra-autostrada è un toccasana per la temperatura della batteria della Leaf, dico in generale: se vedi che la temperatura va troppo su viaggiando e ricaricando basta fare una tratta extra autostrada per farla scendere un po'.
In realtà nel racconto non l'ho specificato, ma dato che dopo il mio arrivo a casa la batteria si attestava sui 35° C, avendo perso un paio di gradi durante la sosta in ospedale, questa è stata praticamente conservata con la ricarica notturna alla quick.

Sono ripartito con la temperatura a 36,5° C ma l'esterna era già alta e così l'ho conservata per l'intero viaggio sino a Tignes. Le basse velocità della tratta non autostradale non è riuscita a dare giovamento alla batteria perchè le temperature sono state alte toccando ad Aosta 35° C, solo dopo La Thuile le temperature sono scese con un delta termico considerevole rispetto alla batteria, ma essendo quello un tratto a forti dislivelli tra prelievo in salita e rigenerazioni in discesa, la batteria non ha avuto modo di riposare.

Ero comunque tranquillo come temperatura, dato che sapevo di farcela ad arrivare a destinazione senza una carica intermedia che avrebbe stressato senza necessità la mia batteria a raffreddamento passivo.

Grazie @marco per il tuo pensiero per papà ora e fuori pericolo ma non sarà "un viaggio facile quello che ci attende".
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Re: 500 km in Leaf non pianificati per emergenza tra Francia ed Italia

Messaggio da PaoloPerotti »

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Interessante, ne caso della Leaf, il dover tenere monitorata la temperatura della batteria :!:
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Re: 500 km in Leaf non pianificati per emergenza tra Francia ed Italia

Messaggio da pIONiere »

Replay ha scritto:dopo il mio arrivo a casa la batteria si attestava sui 35° C, avendo perso un paio di gradi durante la sosta in ospedale, questa è stata praticamente conservata con la ricarica notturna alla quick.

Sono ripartito con la temperatura a 36,5° C ma l'esterna era già alta e così l'ho conservata per l'intero viaggio sino a Tignes. Le basse velocità della tratta non autostradale non è riuscita a dare giovamento alla batteria perchè le temperature sono state alte toccando ad Aosta 35° C, solo dopo La Thuile le temperature sono scese
Ma guarda che 35 gradi non sono nulla di preoccupante, anzi, la fascia di temperature in cui le batterie funzionano in modo ottimale e' proprio 25 <-> 35 gradi. E' per questo che d'estate l'autonomia e' migliore.

PaoloPerotti ha scritto:Interessante, ne caso della Leaf, il dover tenere monitorata la temperatura della batteria :!:
Più che altro la Leaf offre questa informazione su cruscotto mentre altre auto non lo fanno. Sono sicuro che pure la batteria della tua Twingo e M3 d'estate si trovano intorno a temperature del genere (e come dicevo non c'è nulla di male).
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Re: 500 km in Leaf non pianificati per emergenza tra Francia ed Italia

Messaggio da Dean »

Si 35 gradi non è una temperatura enorme, non credo che le auto con raffreddamento attivo facciano partire questo prima di raggiungere questa temperatura…
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Re: 500 km in Leaf non pianificati per emergenza tra Francia ed Italia

Messaggio da marco »

Deen ha scritto:Si 35 gradi non è una temperatura enorme, non credo che le auto con raffreddamento attivo facciano partire questo prima di raggiungere questa temperatura…
Sì invece, con Corsa-e e si fa fatica ad arrivare ai 35 gradi anche d'estate, bisogna proprio spremerla bene > temperatura-massima-batteria-opel-corsa ... 17649.html
Tornando alla Leaf, io dicevo di raffreddarla andando piano quando viaggiava a 50 gradi più: chiaro che se va a 35 praticamente è a temperatura ambiente in questi giorni quindi difficile che scenda, ma va bene così
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Re: 500 km in Leaf non pianificati per emergenza tra Francia ed Italia

Messaggio da pIONiere »

marco ha scritto:
Deen ha scritto:Si 35 gradi non è una temperatura enorme, non credo che le auto con raffreddamento attivo facciano partire questo prima di raggiungere questa temperatura…
Sì invece
In realtà il tuo thread conferma il contrario, il raffreddamento attivo della tua Corsa-e lascia aumentare la temperatura fino ad almeno 41 gradi.
Come diceva Deen sotto a 35 gradi probabilmente non entra manco in funzione visto che sprecherebbe energia inutilmente considerando che a quelle temperature la batteria si trova nella fascia di temperature ottimale.

La batteria della tua vecchia Leaf 24 si riscaldava subito perché la capacita' era piccola e di conseguenza pure durante la guida raggiungeva fattori C elevati, con la 62 invece la situazione e' molto differente.
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Re: 500 km in Leaf non pianificati per emergenza tra Francia ed Italia

Messaggio da Dean »

marco ha scritto:Sì invece, con Corsa-e e si fa fatica ad arrivare ai 35 gradi anche d'estate, bisogna proprio spremerla bene > temperatura-massima-batteria-opel-corsa ... 17649.html
Però vedo che dai commenti successivi si sono raggiunte anche temperature superiori, il mese scorso. La temperatura esterna conta molto, se il sistema fosse programmato per stare sempre sotto i 35 gradi penso che consumerebbe troppa energia in raffreddamento batteria, in questo periodo
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Re: 500 km in Leaf non pianificati per emergenza tra Francia ed Italia

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pIONiere ha scritto: Ma guarda che 35 gradi non sono nulla di preoccupante, anzi, la fascia di temperature in cui le batterie funzionano in modo ottimale e' proprio 25 <-> 35 gradi. E' per questo che d'estate l'autonomia e' migliore.
Si ormai ho imparato che la resa migliore è tra i 23 ed i 35 gradi in generale e non mi sono assolutamente preoccupato per la temperatura, Ho fatto riferimento alla temperatura del viaggio di ritorno fatto senza ricariche intermedie FAST dicendo che da Novara a Tignes ho mantenuto sempre la stesssa temperatura, probabilmente se avessi fatto autostrada + ricarica di un 15-20% a La Thuile la temperatura all'arrivo sarebbe stata ben sopra i 40-42° C.

Ho imparato a conoscere i limiti della Leaf dopo il primo viaggio estivo da neo-elettrico da Novara a Roma arrivando a destinazione con la temperatura alla soglia della prima tacca rossa da cruscotto che poi corrisponde a 52° C, probabilmente la seconda è per i 60-65° C quando l'auto va in protezione. E' anche vero che da totale profano nel primo viaggio volevo fare 3 ricariche ad 80 viaggiando a velocità di codice, poi le due soste si sono allungate causa figlia ed ho fatto solo 2 rifornimenti al 100% alla fast portandola però a temperature stratosferiche.

Inutile dire che imparai la lezione, ma la Leaf una volta che hai appreso le dinamiche la gestisci senza problemi, anche in situazioni come quella che ho descritto in questo post.
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