Toh, questa non la sapevo... Mi ricorda molto ciò che dicevano certi politici di voler cambiare le cose da dentro... Non so mai se davvero sono riusciti a far cambiare qualcosa o se "il sistema" li ha cambiati.... Vedo vecchie conquiste (aborto, statuto lavoratori ecc) minacciate e nuove conquiste (in questo caso tecnologiche) congelate e messe da parte... Eppure vedo multimiliardari che producono elettriche e vogliono andare su Marte animati da motivi ecologici.... Ma allora perché manca satelliti spazzatura nello spazio.... Mah. Basta OT.selidori ha scritto:Comunque qualche giorno fa, per combinazione, ho sentito parlare di azionariato critico ecologico.
(se ho capito bene) è una cosa estremamente interessante.
In pratica degli investitori etici con scopi meramente ecologici (od almeno quello che dicono...) comprano azioni importanti nelle compagnie petrolifere fino a raggiungere il quorum e pesare nelle decisioni della compagnia.
Sì appunto. Uno studio preliminare ben fatto e indispensabile.selidori ha scritto:Già, è vero.
E se sono morti come benzinai (dove è assai più difficile fallire), chissà come punti di ricarica (anche se come dici la logica cambia, quindi non è detto sia fallimentare uguale, quell'impianto)
Faccio due esempi, nella Carlo Felice (ex ss131 oggi E25, la principale arteria sarda) ci sono in direzione Cagliari un paio di benzinai chiusi da decenni, vuoi perché troppo vicino alla destinazione, o in altro caso perché troppo vicino ai diretti concorrenti... Secondo me avrebbero vita difficile anche trasformati in elettrico. Troppa concorrenza e/o troppo vicini a destinazione.
Nella mia città invece, dentro la città; un paio di essi potrebbero riconvertirsi completamente... Vicino al centro e a varie attività. Quelli più grossi, avendo lavaggio e bar annesso, potrebbero lasciare la chiave al personale che finita la carica te la sposta, te la pulisce, e paghi il servizio senza grossi patemi. E nell'attesa puoi andare in 15 differenti attività in un raggio di 200 metri.