Esiste una batteria di accumulo indipendente dall'inverter fotovoltaico?
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- FrancoVecchi
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Re: Esiste una batteria di accumulo indipendente dall'inverter fotovoltaico?
@goodwind
Però le batterie di accumulo della prossima generazione dovrebbero essere facilmente installabili ed espandibili, altrimenti sarà sempre un cattivo investimento (naturalmente escludendo il caso anomalo del 110%).
A me piacerebbe poter predisporre il mio quadro elettrico con una linea dedicata alle batterie di accumulo verso una presa adeguata, dove poter collegare una o più batterie di accumulo, da comprare anche in un secondo momento.
(...)
Si, però la complessità è del tutto paragonabile all'installazione di una WALLBOX. Infatti anche questa ha una specifica LINEA DEDICATA nel quadro elettrico (magnetotermico, differenziale, cavi con sezione adeguata, sensore per gestione carichi, ...).
[/quote]
Non è solo un problema di linea, ma di passaggi di conversione AC/DC e viceversa. Un inverter AC che si debba poi metere in paralleo con una linea esistente già in tensione ha una serie di complicazioni sia tecniche che di sicurezza.
Quindi NON è come installare una wallbox. O meglio, lo sarebbe se ci fossero dei sistemi già pronti (come è adesso con gli inverter ibridi )
Tecnicamente è possibile, MeanWell ad esempio ha appena fatto uscire una linea di alimentatori bidirezionali (cioè possono prelevare dalla rete e mandare sulle batterie o viceversa) ma sono ancora costosi e richiedono un dispositivo di controllo MASTER in modbus, quindi una soluzione ancora "sperimentale". Essendo un tipo di impianto poco diffuso non trovi dei dispositivi integrati a costo abbordabile. C'è un certo sviluppo e non escludo che tra pochissimi anni ci siano delle soluzioni pronte. Attualmente, come hanno scritto in diversi, il costo delle batterie è molto elevato e rende antieconomico fare impianti così strutturati.
Questa estate farò alcune sperimentazioni con batterie e pannelli entrambi di riuso, in quel caso, spendendo meno della metà per i pannelli e meno di un quinto per le batterie, spero di far quadrare anche l'aspetto economico. Ma vi saprò dire a impianto funzionante.
Però le batterie di accumulo della prossima generazione dovrebbero essere facilmente installabili ed espandibili, altrimenti sarà sempre un cattivo investimento (naturalmente escludendo il caso anomalo del 110%).
A me piacerebbe poter predisporre il mio quadro elettrico con una linea dedicata alle batterie di accumulo verso una presa adeguata, dove poter collegare una o più batterie di accumulo, da comprare anche in un secondo momento.
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Si, però la complessità è del tutto paragonabile all'installazione di una WALLBOX. Infatti anche questa ha una specifica LINEA DEDICATA nel quadro elettrico (magnetotermico, differenziale, cavi con sezione adeguata, sensore per gestione carichi, ...).
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Non è solo un problema di linea, ma di passaggi di conversione AC/DC e viceversa. Un inverter AC che si debba poi metere in paralleo con una linea esistente già in tensione ha una serie di complicazioni sia tecniche che di sicurezza.
Quindi NON è come installare una wallbox. O meglio, lo sarebbe se ci fossero dei sistemi già pronti (come è adesso con gli inverter ibridi )
Tecnicamente è possibile, MeanWell ad esempio ha appena fatto uscire una linea di alimentatori bidirezionali (cioè possono prelevare dalla rete e mandare sulle batterie o viceversa) ma sono ancora costosi e richiedono un dispositivo di controllo MASTER in modbus, quindi una soluzione ancora "sperimentale". Essendo un tipo di impianto poco diffuso non trovi dei dispositivi integrati a costo abbordabile. C'è un certo sviluppo e non escludo che tra pochissimi anni ci siano delle soluzioni pronte. Attualmente, come hanno scritto in diversi, il costo delle batterie è molto elevato e rende antieconomico fare impianti così strutturati.
Questa estate farò alcune sperimentazioni con batterie e pannelli entrambi di riuso, in quel caso, spendendo meno della metà per i pannelli e meno di un quinto per le batterie, spero di far quadrare anche l'aspetto economico. Ma vi saprò dire a impianto funzionante.
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Re: Esiste una batteria di accumulo indipendente dall'inverter fotovoltaico?
Con un impianto sovradimensionato per il consumo domestico/aziendale come produzione in kw/h tu dici che conviene comunque re-immettere in rete la corrente piuttosto che avere un accumulatore in locale, per le ore notturne per esempio?Maxcervone ha scritto: ↑08/07/2023, 17:28L'anno scorso ho speso 650 di elettricità, me ne sono stati versati 760 come corrispettivo per SSP, in che modo un accumulo mi sarebbe tornato utile come investimento economico ? Un conto sono le opinioni personali un altro i dati matematici non sindacabili. L'accumulo può servire in un numero limitato di situazioni, ma nel 99% dei casi è uno spreco di soldi, ovviamente se qualcuno ha dati che mi possano far cambiare idee (dati e numeri, non "secondo me") sono aperto al cambiamento di pensiero
Io pensavo di mettere un accumulatore anche nell'ottica di eventuali blackout, però sto rivedendo il mio progetto...
Re: Esiste una batteria di accumulo indipendente dall'inverter fotovoltaico?
@Gardustech in un altro thread (convenienza-batterie-accumulo-quanto-do ... 32642.html) c'è un post con il calcolo di quanto dovrebbe costare l'accumulo per essere conveniente rispetto immettere l'energia in rete e poi scambiarla. Inoltre l'accumulo collegato all'inverter non funge da backup, in quanto l'inverter stesso si stacca in caso di blackout. L'unico accumulo "backup" è il Tesla PowerWall
FV FuturaSun 11.25 kWp, inverter trifase Huawei SUN2000-8KTL-M1 8 kW - PdC trifase Buderus Logatherm WPLS 11.2t RT (11 kW) - Tesla Model 3 Long Range - Wallbox Silla Prism Solar trifase
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Re: Esiste una batteria di accumulo indipendente dall'inverter fotovoltaico?
@dariofac Ciao, sul discorso backup però devo contraddirti: ci sono gli nevrte ribridi che gstiscono in ngresso rete, pannelli e batterie, e questi di solito hanno anche la funzione backup. Sono inverter che non possono immettere l'energia in eccesso in rete, ma possono essere programmati anche con la funzione UPS
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Re: Esiste una batteria di accumulo indipendente dall'inverter fotovoltaico?
Hai dimenticato di dire che non sono certificati e quindi se collegati alla rete costituiscono impianto abusivo a prescindere che immettano in rete o meno.Sono inverter che non possono immettere l'energia in eccesso in rete, ma possono essere programmati anche con la funzione UPS
Re: Esiste una batteria di accumulo indipendente dall'inverter fotovoltaico?
Gli inverter Huawei hanno la funzione di backup ma solo per carichi monofase fino a 5 kW
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Re: Esiste una batteria di accumulo indipendente dall'inverter fotovoltaico?
Io ho un Powerwall 2, acquistato fortunatamente a un prezzo contenuto a inizio autunno 2019 (praticamente 6000 euro finito) e installato a metà novembre di quell'anno. Stando all'app Tesla, da allora dei 22 MWh consumati dall'abitazione (di cui circa un terzo per le ricariche della mia auto elettrica) 7 MWh sono stati prelevati dallo storage. A San Marino non ho retribuzione per i kWh immessi in rete, posso solo utilizzarli entro il 31 dicembre dell'anno successivo alla produzione, con fatturazione di un costo al netto della componente energia. Il ritorno economico non è realizzabile in meno di 10 anni anche con gli aumenti tariffari che abbiamo avuto nell'ultimo anno e mezzo, però personalmente mi fa piacere sapere di essere indipendente per l'80% del fabbisogno elettrico, con la possibilità di rifornire il più possibile l'auto con energia pulita prodotta a km zero e con la possibilità, in casi straordinari e ovviamente con batteria carica, di avere consumi domestici superiori agli 8 kW nonostante il contatore sia da 4,5 kW.
Renault Zoe Intens Flex 50 - FV JA Solar 4.48 kWp - Inverter Fronius Primo 4.6 - Tesla Powerwall 2 (13.2 kWh) - Wallbox Scame 7 kW con Power Management
Re: Esiste una batteria di accumulo indipendente dall'inverter fotovoltaico?
Ci sono svariati modelli ibridi certificati CEI-021 (ad esempio i "cinesini" Growatt) che operano come al pari degli altri "off-grid" e che possono essere connessi alla rete e che non hanno limiti di "backup" (o "box" da aggiungere) come gli Huawei, cioè che ci sia tensione di rete o meno (fintanto che c'è produzione FV e batterie), servono l'intero impianto.VPP ha scritto: ↑23/07/2023, 10:51Hai dimenticato di dire che non sono certificati e quindi se collegati alla rete costituiscono impianto abusivo a prescindere che immettano in rete o meno.Sono inverter che non possono immettere l'energia in eccesso in rete, ma possono essere programmati anche con la funzione UPS
Re: Esiste una batteria di accumulo indipendente dall'inverter fotovoltaico?
Non è di quelli che si stava parlando. E comunque se monti un inverter CEI 0-21 con funzione di backup devi fare un installazione a norma CEI con il sezionatore a norma e fare tutte le pratiche di allaccio indipendentemente da marca e modello dell'inverter. Se dici "che non puoi immettere in rete" vuol dire che questi passaggi li hai "omessi" e quindi sei fuori norma comunque.
Re: Esiste una batteria di accumulo indipendente dall'inverter fotovoltaico?
Ci sono inverter che non immettono in rete, ma che sono allacciati perfettamente a norma, non c'entrano né i sezionatori (perché dovresti ometterli?), né tanto meno le "pratiche di allaccio" (se non è un impianto che fa immissione, l'unica documentazione al massimo è la DiCo dell'elettricista che ti resta nel cassetto...). Comunque qui si sta parlando di accumuli indipendenti dall'inverter, se ci mettiamo sempre a parlare di altra roba, andiamo continuamente OT.