In base a quale logica e strategia vengono installate colonnine?
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Re: Qual è la logica che sta spingendo la costruzione della rete di ricarica ?
@gianry
Riguardo al futuro penso fondamentalmente due cose:
1) l'offerta aumenterà e ovviamente diverrà più varia in termini di tipologie e potenze. Da capire quanto il trend di crescita sarà correlato al trend del circolante (si spera almeno uguale)
2) ci sarà una regolamentazione del settore da parte dello Stato che si spera possa stabilire quantomeno dei livelli minimi di servizio in termini di copertura, manutenzione, metodi di pagamento, tipologie di prese, etc. Un primo segnale è la creazione del registro unico dei punti di ricarica che dovrebbe essere un primo censimento della situazione
Riguardo al futuro penso fondamentalmente due cose:
1) l'offerta aumenterà e ovviamente diverrà più varia in termini di tipologie e potenze. Da capire quanto il trend di crescita sarà correlato al trend del circolante (si spera almeno uguale)
2) ci sarà una regolamentazione del settore da parte dello Stato che si spera possa stabilire quantomeno dei livelli minimi di servizio in termini di copertura, manutenzione, metodi di pagamento, tipologie di prese, etc. Un primo segnale è la creazione del registro unico dei punti di ricarica che dovrebbe essere un primo censimento della situazione
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Re: Qual è la logica che sta spingendo la costruzione della rete di ricarica ?
Purtroppo concordo con chi scrive che non c'è una logica ma una solta di corsa d'immagine a dire "io ho la colonnina green perchè sono ecologico", ma se questa è una presa a 1 kW o una superfast non fa la differenza perchè l'opinione pubblica non conosce neanche la differenza.
Osservando l'Europa e la sua infrastruttura di ricarica (Fonte) ed avendo toccato con mano il mondo Francese e Tedesco, continuo a ribadire che le scelte francesi sono le più azzeccate a mio personale parere. Hanno fatto un enorme investimento su punti di ricarica a bassissima tensione ma con altissima cappillarità, praticamente dove fermo l'auto ricarico o quasi. Le colonnine Quick da 22 kW di potenza sono quasi sempre collocati in posti dove si sosta durante il giorno con soste medie, mentre quelli a bassa potenza più in ambiti di lunga sosta tipo parcheggi di interscambio, grandi centri commerciali, località di vacanza, etc.
Le Fast ed Ultra Fast sono marginali e collocate sulle arterie di grande scorrimento e quasi sempre in corrispondenza dei distributori di carburante quasi a creare un cordone ombelicale con il passato e consentire ad amici che viaggiano insieme di usufruire degli stessi posti di sosta nei lunghi viaggi che come da noi si fanno durante i periodi di vacanza.
In Francia gli 86.000 punti di ricarica a bassa tensione hanno una capillarità di 0,15 collonnine/kmq in rapporto a 101 abitanti/kmq, cioè circa una colonnina ogni 650 abitanti e con una penetrazione dell'elettrico dell' 1,67% e vi posso sinceramente dire che non ho mai avuto problemi a fermarmi a ricaricare e non ho mai avuto ansia, quasi neanche aprivo l'app per mettermi a cercare colonnine.
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Re: Qual è la logica che sta spingendo la costruzione della rete di ricarica ?
Interessante topic.
La logica fino ad ora é stata secondo me: dove me la fanno installare la installo l’importante é mettere la bandierina.
Cosa fattibile in un’ottica pionieristica ma fuori dai tempi in un’ottica attuale a mio parere.
Vedevo comunque che nei bandi del governo c’erano numeri e potenze ben precise per ogni regione o provincia.
Non era specificato però altro ma qualche indicazione inizia a esserci.
Non penso si spingeranno a obblighi più spinti (tipo mettere colonnine in ogni parcheggio aziendale che risolverebbe due terzi dei problemi attuali dell’auto elettrica).
La logica fino ad ora é stata secondo me: dove me la fanno installare la installo l’importante é mettere la bandierina.
Cosa fattibile in un’ottica pionieristica ma fuori dai tempi in un’ottica attuale a mio parere.
Vedevo comunque che nei bandi del governo c’erano numeri e potenze ben precise per ogni regione o provincia.
Non era specificato però altro ma qualche indicazione inizia a esserci.
Non penso si spingeranno a obblighi più spinti (tipo mettere colonnine in ogni parcheggio aziendale che risolverebbe due terzi dei problemi attuali dell’auto elettrica).
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Re: Qual è la logica che sta spingendo la costruzione della rete di ricarica ?
Oltremanica qualcosa si muove per la ricarica diffusa sui lampioni, pensata per chi non ha possibilità di ricarica a casa (box, posto auto privato, ecc). Personalmente i 5 kW mi sembrano anche troppi per una ricarica che dura parecchie ore, bastavano i classici 16A / 3, 7 kW per l'uso quotidiano, poi se uno fa viaggi lunghi esistono fast e HPC a cui appoggiarsi.
In Italia una soluzione del genere si scontrerebbe in molte zone con i parcheggi abusivi e con la "guerra civile" tra chi deve ricaricare l'auto elettrica e chi non trova un parcheggio per la propria termica. Comunque sarebbe una soluzione interessante in prospettiva.
https://www.vaielettrico.it/ubriticity- ... in-strada/
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Re: Qual è la logica che sta spingendo la costruzione della rete di ricarica ?
Sinceramente l'esperimento dei lampioni in UK (ma anche in Germania ed in Italia) mi sembra come il V2X o lo swap batterie.
Continuano a riesumarlo, continuano a riprovarci, ma non riesce mai a sfondare.
In effetti (come lo swap) sulla carta è un'idea bellissima, nella realtà ci sono 1000 micro-problemini che rendono la cosa non solo rognosa, ma quasi specifica per ogni singolo palo e situazione, il che rende costoso e complicato la realizzazione.
Continuano a riesumarlo, continuano a riprovarci, ma non riesce mai a sfondare.
In effetti (come lo swap) sulla carta è un'idea bellissima, nella realtà ci sono 1000 micro-problemini che rendono la cosa non solo rognosa, ma quasi specifica per ogni singolo palo e situazione, il che rende costoso e complicato la realizzazione.
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Re: Qual è la logica che sta spingendo la costruzione della rete di ricarica ?
Il discorso lampioni secondo me è molto interessante, però come diceva qualcuno presenta alcuni problemi da risolvere: 1) la potenza: la linea è dimensionata per alcune centinaia di W a lampione, e andrebbe potenziata notevolmente. 2) di solito sono impianti comunali, e i comuni non possono vendere elettricità, dovrebbero quindi appaltare l'illuminazione pubblica a soggetti abilitati anche alla vendita della corrente.
Sono due problematiche , secondo me, di non semplice soluzione con la burocrazia italiana. In inghilterra sono più pragmatici e probabilmente per loro è più semplice.
Poi mi è capitato di andare una volta ricaricare in una colonnina becharge da 22kW dentro a una stazione di servizio. Il gestore mi ha detto che ero il secondo che ha visto caricare in due anni di presenza della colonnina. In effetti il posto era assurdo, niente bar, niente di niente, era a metà strada tra due paesi (io mi sono fermato solo perchè ero in anticipo di mezzora per un appuntameno e ho voluto provare la tessera becharge che mi era arrivata da poco) .
Quindi ho il sospetto che siano state fatte installazioni un po alla cavolo a fronte di contributi, e/o le colonnine piazzate qua e la dove era più comodo (cabina nelle vicinanze) senza tenere conto dei criteri per cui un automobilista sceglie dove fermarsi.
Sono due problematiche , secondo me, di non semplice soluzione con la burocrazia italiana. In inghilterra sono più pragmatici e probabilmente per loro è più semplice.
Poi mi è capitato di andare una volta ricaricare in una colonnina becharge da 22kW dentro a una stazione di servizio. Il gestore mi ha detto che ero il secondo che ha visto caricare in due anni di presenza della colonnina. In effetti il posto era assurdo, niente bar, niente di niente, era a metà strada tra due paesi (io mi sono fermato solo perchè ero in anticipo di mezzora per un appuntameno e ho voluto provare la tessera becharge che mi era arrivata da poco) .
Quindi ho il sospetto che siano state fatte installazioni un po alla cavolo a fronte di contributi, e/o le colonnine piazzate qua e la dove era più comodo (cabina nelle vicinanze) senza tenere conto dei criteri per cui un automobilista sceglie dove fermarsi.
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Re: Qual è la logica che sta spingendo la costruzione della rete di ricarica ?
Ricordavo di aver già scritto in questa discussione... ma scopro era un'altra, praticamente clone:
in-base-a-quale-logica-e-strategia-veng ... 13041.html
ma originale.
@amministratori: non conviene unirle?
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Re: Qual è la logica che sta spingendo la costruzione della rete di ricarica ?
Che ci sia una certa approssimazione nella scelta delle location delle colonnine e delle relative potenze mi sembra un fatto acclarato.
Pe rquesto ho sempre ritenuto la necessità di una regolamentazione "centrale" che ne fissi i paletti, tanto in termini di dislocazione che di livelli di servizio minimo garantito
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Re: Qual è la logica che sta spingendo la costruzione della rete di ricarica ?
Approssimazione? Magari fosse solo così. Lasciando stare le città e cittadine più grosse che salvo eccezioni sono abbastanza servite, nei paesi si trovano situazioni assurde. Magari un paese ha piu colonnine Quick, spesso messe dove capita, ma poi i paesi vicini sono a zero per cui bisogna fare magari 20 km per trovare un'altra colonnina. Chiaro che chi abita nei paesi privi di colonnine ci pensa due volte a valutare un auto elettrica e se non ha il garage non ci pensa proprio.
Evidentemente era troppo complicato stabilire che ci dovesse essere una copertura capillare in tutti i comuni d'Italia. (nel senso che in ogni comune almeno una colonnina ci sia e possibilmente non sperduta in mezzo al nulla)
Evidentemente era troppo complicato stabilire che ci dovesse essere una copertura capillare in tutti i comuni d'Italia. (nel senso che in ogni comune almeno una colonnina ci sia e possibilmente non sperduta in mezzo al nulla)
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Re: Qual è la logica che sta spingendo la costruzione della rete di ricarica ?
Buongiorno @gianry !
Dopo tutto il tempo che bazzichi il forum apri le app dei providers solo adesso?
Quelle sono installazioni vecchie, oggi Enel ed altri operatori tendono ad installare DC minimo 75 o 100 kW, Ewiva installa solo HPC da 100 in su ad esempio, ed anche altri nuovi operatori mettono solo nuove HPC.
Poi in alcune regioni ci sono ancora operatori locali che non sono in roaming, di che regione parli?
Se mancano DC guarda che anche i supercharger Tesla sono sempre più aperti alle altre auto, e sono abbastanza diffusi.
Colonnine a 22 non significa che carichi a 22, dovresti saperlo, probabilmente caricherai a 11 kW, 64 km ogni ora, quindi un ora, altro che 30 minuti (a meno che non hai un modello di auto che carica davvero a 22 ma non puoi darlo per scontato)gianry ha scritto: ↑08/06/2023, 10:28 Esce di casa con una certa carica ma poi strada facendo si accorge di dover fare un altr'altra commissione e quindi allungare il tragitto. Aveva energia per 70 km ma ha bisogno di energia per 120 km.
Con un punto di ricarica a 22 kw ha bisogno di circa 30 min per caricare. Cio' credo che non sia accettabile per molti al giorno d'oggi.
Sulle autostrade ci stanno lavorando, per anni le autostrade hanno contrastato la cosa, ora non è più così.
La diffusione delle 22 è giustificata dal fatto che costano molto molto meno delle DC, pochi sono disposti a spendere di più rischiando di ripagarsele in un periodo molto molto lungo. Ora che la diffusione di elettriche ha avuto una spinta, ecco che si sta spingendo molto sulle DC, almeno qui al nord.
Però mi stupisco, ogni nuovo acquirente che compra la sua prima elettrica, appena apre la prima app di un operatore e vede questa situazione dovrebbe correre a scrivere un post come questo?
A che pro? Come se chi frequenta il forum non conoscesse la situazione e non ne avesse mai parlato? Ma dai..