Primo giro in enduro da 180 km con elettrica Zero FX 2018
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Primo giro in enduro da 180 km con elettrica Zero FX 2018
Ieri abbiamo fatto il primo giro con la enduro elettrica Zero FX 2018 preparata da fuoristrada, questa > preparazione-enduro-elettrica-zero-fx-per-il-fuoristrada-t5078.html
Siamo partiti da Reggio Emilia a metà mattina, io insieme ad un amico con KTM 250 4t ed un altro con Beta 300 2t, per arrivare a pranzare al ristorante Andrella ubicato nella frazione di Lugolo di Ramiseto, sull'appennino Reggiano a metà strada fra Reggio Emilia e La Spezia.
Mi ero assicurato preventivamente che il ristorante mi potesse fornire la ricarica durante il pranzo, per cui è stato sufficiente un rabbocco di un'oretta a metà strada per arrivare agevolmente al ristorante, dove ho fatto il pieno durante il pranzo (la moto non si vede molto bene, ma è sotto il portico in ricarica)
Al rientro c'è mancato poco di poter arrivare a casa tutto d'un fiato, ma volendo fare più fuoristrada possibile ho preferito fare un veloce rabbocco in un benzinaio a 15 km da casa, così da completare anche l'utimo pezzo, in fuoristrada in notturna.
Qualche impressione osservazione rispetto al precedente modello 2015:
- il 2018 ovviamente ha più autonomia, circa un 30% in più
- anche impostando il freno motore massimo da app, frena comunque meno della 2015 quando si chiude l'acceleratore: questo obbliga a dover frenare di più con il piede ma pare che nello scorrrevole aumenti uteriormente l'autonomia, anche fino al 50% rispetto alla vecchia (quindi un 20% oltre la maggiore capacità della batteria)
- a parità di caricatore da 16 A, sembra che si riesca ad imbarcare energia più velocemente, appunto perché la fase finale lenta è una parte più piccola rispetto al totale
- ho dovuto smollare la compressione delle forcelle di due click e stringere l'estensiona di una: il mono invece l'ho smollato in entrambe le regolazioni perché era veramente un'ascia di legno e così facendo la guida è migliorata molto. Devo comunque ancora affinare del tutto, probabilmente smollando ancora la compressione del mono ed indurendo appena il rilascio (regolazioni che sul mono si fanno a mano libera, mentre sulle forcelle ci vuole un cacciavitino a taglio)
- il passo così facendo è migliorato molto, ma non può essere all'altezza delle moto tradizionali sullo sterrato, e più la strada è dissestata e più la differenza si nota: questo più che per un problema di ciclistica, è dovuto al bilanciamento dei pesi dell'elettrica molto spostato sull'avantreno che porta a maggiori difficoltà nel saltare l'ostacolo imprevisto. Comunque una volta imparato il proprio passo ed adattato lo stile di guida, la moto è molto divertente, piacevole e poco stancante.
- rispetto all'altra moto FX 2015, qui ho tenuto il freno a pedale che rende la guida più sicura e rilassata: il top sarebbe avere anche il freno a manubrio insieme a quello a pedale, implementazione che forse farò in futuro
Per il momento è tutto: esperienza comunque più che positiva ed arrivato come primo giro a ricaricare nella zona più montagnosa e lontana da casa mai esplorata finora in elettrico (escludendo il giro al passo del Cerreto dell'anno scorso, che però avevo fatto interamente su asfalto > una-moto-elettrica-zero-fx-al-passo-del-cerreto-t2616.html )
Siamo partiti da Reggio Emilia a metà mattina, io insieme ad un amico con KTM 250 4t ed un altro con Beta 300 2t, per arrivare a pranzare al ristorante Andrella ubicato nella frazione di Lugolo di Ramiseto, sull'appennino Reggiano a metà strada fra Reggio Emilia e La Spezia.
Mi ero assicurato preventivamente che il ristorante mi potesse fornire la ricarica durante il pranzo, per cui è stato sufficiente un rabbocco di un'oretta a metà strada per arrivare agevolmente al ristorante, dove ho fatto il pieno durante il pranzo (la moto non si vede molto bene, ma è sotto il portico in ricarica)
Al rientro c'è mancato poco di poter arrivare a casa tutto d'un fiato, ma volendo fare più fuoristrada possibile ho preferito fare un veloce rabbocco in un benzinaio a 15 km da casa, così da completare anche l'utimo pezzo, in fuoristrada in notturna.
Qualche impressione osservazione rispetto al precedente modello 2015:
- il 2018 ovviamente ha più autonomia, circa un 30% in più
- anche impostando il freno motore massimo da app, frena comunque meno della 2015 quando si chiude l'acceleratore: questo obbliga a dover frenare di più con il piede ma pare che nello scorrrevole aumenti uteriormente l'autonomia, anche fino al 50% rispetto alla vecchia (quindi un 20% oltre la maggiore capacità della batteria)
- a parità di caricatore da 16 A, sembra che si riesca ad imbarcare energia più velocemente, appunto perché la fase finale lenta è una parte più piccola rispetto al totale
- ho dovuto smollare la compressione delle forcelle di due click e stringere l'estensiona di una: il mono invece l'ho smollato in entrambe le regolazioni perché era veramente un'ascia di legno e così facendo la guida è migliorata molto. Devo comunque ancora affinare del tutto, probabilmente smollando ancora la compressione del mono ed indurendo appena il rilascio (regolazioni che sul mono si fanno a mano libera, mentre sulle forcelle ci vuole un cacciavitino a taglio)
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Re: Primo giro in enduro da 180 km con elettrica Zero FX 2018
Plaudo
Confermo che il mono (sulla mia 2019) fosse una tavola da surf, ma ho dovuto smollarlo praticamente tutto per non avere dolorosi contraccolpi alla mia schiena 


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Luca Amicone
Luca Amicone
Re: Primo giro in enduro da 180 km con elettrica Zero FX 2018
Bravo Marco, sempre belle e particolareggiate le tue descrizioni!
Moto Zero DS 2018 14,4 kWh - Trial Electric Motion Escape 2019 1.9kWh
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Re: Primo giro in enduro da 180 km con elettrica Zero FX 2018
A quasi due anni di distanza, ho pubblicato il video di questo giro
Qui l'articolo completo > https://www.enduroelettrico.it/2021/01/ ... el-4-2019/

Qui l'articolo completo > https://www.enduroelettrico.it/2021/01/ ... el-4-2019/
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