Come mai ho consumi ingenti nonostante FV e PdC ibrida?

Macchina termica in grado di trasferire energia termica da una sorgente a temperatura più bassa a una sorgente a temperatura più alta.
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Replay
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Re: Come mai ho consumi ingenti nonostante FV e PdC ibrida?

Messaggio da Replay »

Janky1978 ha scritto: 17/12/2022, 22:13 Quello che so è che ricevo annualmente circa 600 euro dallo ssp e contro una spesa di circa 1400.
Giusto per capire, prima che facessi questi lavori alla tua casa per passare ad un riscaldamento a Pompa di Calore Ibrida e Fotovoltaico quanto spendevi in precedenza annualmente?
Immagino che quanto hai riportato su 1400 euro facciano riferimento alla sola componente di energia elettrica.

Inoltre è utile capire se prima che passassi alla PDC in casa tenevi i 19,5° Gradi che citi oppure hai cambiato ora abitudini rispetto a prima.


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MaxVe
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Re: Come mai ho consumi ingenti nonostante FV e PdC ibrida?

Messaggio da MaxVe »

Dalla descrizione hai una casa energivora e anche se cambi generatore energivora resta.
Passare a una PDC può farti risparmiare qualcosa se anche prima mantenevi una temperatura costante ma se per esempio scaldavi poche ore al giorno secondo me non otterrai grandi benefici.
Ora poi il fotovoltaico non ti è sicuramente di grande aiuto.
Come ti hanno suggerito dovresti fare un po' di conti sui consumi luce+gas precedenti e attuali per fare una valutazione.
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Re: Come mai ho consumi ingenti nonostante FV e PdC ibrida?

Messaggio da Janky1978 »

Paul The Rock ha scritto: 29/12/2022, 9:46
Janky1978 ha scritto: perchè dici che l'accensione oraria mal si addice alla pdc?
Perché in linea teorica una PDC per consumare meno dovrebbe funzionare ininterrottamente e con mandata della temperatura dell'acqua in generale bassa. Le continue accensioni invece la fanno lavorare male in quanto ad ogni accensione consuma molto per portare in temperatura il tutto.
Però da quanto leggo per come è fatta la casa tu per scaldare devi tenere temperature di mandata alte e quindi anche lasciando accesa la PDC tutto il tempo devi farla ad alte temperature con consumi molto elevati. Per la tua situazione la PDC non credo sia effettivamente la soluzione ottimale e funzionale e quindi per la tua casa lo scaldarsi col gas resta necessario secondo me.
Questo più o meno lo avevo capito, ma conta che io la accendo solo di giorno, quando le temperature esterne variano fra 5 e 10 gradi e poco dopo aver spento la caldaia a gas, quindi con l'acqua già calda. Questo non dovrebbe far lavorare comunque più agevolmente la pdc?
Io noto che si accende un paio d'ore al mattino, in cui rimane accesa per parecchio tempo (forse perchè la temperatura è ancora troppo bassa e c'è parecchia acqua in circolo nei termosifoni, dico bene?), mentre nel pomeriggio fa accensioni brevi di 10-15 minuti, fino alle 16, ora in cui è programmato il suo spegnimento.
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Re: Come mai ho consumi ingenti nonostante FV e PdC ibrida?

Messaggio da MaxVe »

Tenere la temperatura dell'acqua a 60 °C con la PDC non è sicuramente la soluzione migliore per ottimizzare i consumi. Più la temperatura di mandata è alta è più bassa l'efficienza.

Per questo si usa tenere la temperatura di mandata più bassa possibile e far lavorare la PDC più a lungo.
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Re: Come mai ho consumi ingenti nonostante FV e PdC ibrida?

Messaggio da Janky1978 »

Replay ha scritto: 29/12/2022, 13:32
Prima avevo una caldaia a gasolio e spendevo sui 2000 euro/anno. La temperatura impostata all'epoca era di 20-21°, con riscaldamento attivo dalle 7 alle 22.
Ultima modifica di marco il 30/12/2022, 14:50, modificato 1 volta in totale.
Motivazione: Eliminato quote integrale

Janky1978
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Re: Come mai ho consumi ingenti nonostante FV e PdC ibrida?

Messaggio da Janky1978 »

Scrivo qui i dati che mancavano e che (giustamente) mi avete chiesto.

Posizione della casa: 27 km a nord di Torino, in zona precollinare, all'imbocco delle valli di Lanzo

Superficie da riscaldare: 120 m2, divisi per 8 stanze

Serramenti in alluminio con doppi vetri, messi a fine anni 70 (errata corrige per quanto avevo detto prima)

Radiatori: in ghisa, per un totale di 11 termosifoni

Consumo elettrico annuo, riferito al periodo ottobre 2022 - ottobre 2023: 4103 kWh

Consumo gas annuo: 1500 m3 circa, non esatto causa errato conteggio da parte del gestore

Pareti della casa: metà in pietra (anno di edificazione 1924) e metà in mattoni (1968)

Impianto fotovoltaico: potenza di picco 3,7 kW per 13 pannelli da 285 W ciascuno

Potenza prodotta, letta alle 13:30 di oggi: 1670 W

Utenze principali: pdf Anki 080 da 4kW massimi e scaldaacqua Ariston da 2 kW max

Temperatura acqua di riscaldamento: 60° per la caldaia a gas; 50 per la pdc, come impostato dagli installatori, secondo i quali sarebbero i valori ottimali per impianti con radiatori in ghisa

Le letture del contatore, aggiornate alle 12 di oggi sono le seguenti
Contatore di casa
Prelievi
A1: 5921
A2: 6173
A3: 10152

P1+max: 5,176
P2+max: 4,792
P3+max: 5,046

Immissioni
A1: 10525
A2: 2109
A3: 2280

P1: 1960
P2: 1872
P3: 1724

Contatore di produzione, accanto all'inverter:
Prelievi
A1: 5
A2: 11
A3: 13

P1+max: 0,016
P2+max: 0,012
P3+max: 0,016

Immissioni
A1: 14814
A2: 3165
A3: 3468

P1: 2.552
P2: 2,220
P3:: 2,304

A completamento di quanto ho detto finora, riporto qui un estratto da una mail che ho spedito questa primavera alla ditta di installazione, chiedendo il motivo di questa inefficienza:

Gli installatori inseriscono dei parametri di temperatura nella pompa di calore sotto i quali la macchina cessa di funzionare. Solitamente questo parametro può essere di -4°, 0° o +4°. Questo non determina il malfunzionamento o meno delle macchine, ma è un parametro che nel corso degli anni abbiamo valutato di inserire e poi modificato sulla base delle esperienze maturate in base e determina per noi quella che è la temperatura limite sotto cui la macchina abbassa il suo coefficiente di prestazione a un punto tale che scaldare la casa con altre fonti diventa più conveniente rispetto a scaldarla con la pompa di calore.
Oltre a questo parametro la macchina è comandata da un termostato che è posizionato sul puffer della cordivari, che solitamente nel caso di alta temperatura viene impostato attorno ai 50°. Nel caso l'acqua all'interno del pufer abbia raggiunto quella temperatura la macchina si spegne.
La caldaia nel caso del vostro sistema può essere regolata o tramite la modalità SRA, che è un funzionamento scorrevole che si regola in base alla temperatura esterna rilevata da una sonda, o a temperatura fissa che imposta il cliente direttamente.
Se non fosse presente la sonda esterna, attivando l'SRA (tramite tasto sul display della caldaia) comparirebbe un errore. Nel caso non comparisse questo errore vuol dire che la sonda è presente e consigliamo di tenere mantenuta questa modalità.
Nel caso comparisse l'errore la sonda non è presente e quindi la regolazione che consigliamo è legata alla stagione: se fuori c'è una temperatura rigida dai 4 gradi in giù l'apporto della caldaia è necessario e quindi una temperatura di 60°-65° sarebbe consigliabile. Nel caso la temperatura sia sopra i 4° la caldaia non è necessaria in quanto la pompa di calore da sola riesce a soddisfare le sue richieste di calore.
Ovviamente questo dipende anche dalle dispersioni termiche della sua casa e dai dimensionamenti dei terminali di erogazione del calore (termosifoni)
La caldaia, come la pompa di calore, è anch'essa regolata da un termostato posizionato sempre sul puffer (quello superiore) che solitamente viene impostato a 60° (circa a 10° di differenza da quello inferiore). Una volta che l'acqua all'interno del puffer raggiunge quella temperatura, la caldaia si spegne.

Il circolatore, o pompa impianto, è un circolatore molto più potente di quello che solitamente è presente nelle caldaie, che scaldano senza problemi abitazioni di circa 200-250 metri. Nel caso la sua abitazione non si riesca a scaldare in modo adeguato e non raggiunga mai la temperatura richiesta (immagino quando fa molto freddo fuori) probabilmente questo è dovuto a una delle motivazioni menzionate precedentemente, quindi dispersione della casa o sottodimensionamento dei terminali di erogazione. Quetso potrebbe essere risolto aumentando la temperatura di mandata dell'acqua all'impianto di qualche grado. Per fare ciò è necessario sia adeguare il termostato della caldaia posizionato sul puffer, portandolo a qualche grado in più, sia verificando che la temperatura impostata sulla caldaia sia regolata per spingere acqua a quella temperatura richiesta. Da tenere presente che alzando il termostato della caldaia sul puffer e portandolo ad esempio a 65°, la differenza di temperatura con quello della pompa di calore aumenterebbe e potrebbe accadere che il ritorno dell'acqua dall'impianto sia elevato a tal punto da non far partire mai la pompa di calore. Questa impostazione è quindi consigliato mantenerla solamente laddove la casa non raggiunga mai la temperatura richiesta dal termostato ambiente nei periodi più freddi dell'anno, quindi quando si scende sotto i 0°.
Se tale problema persiste anche con temperature esterne più miti, probabilmente ci sono altre motivazioni.


Se manca qualcosa fatemi sapere
Gazie
Ultima modifica di marco il 30/12/2022, 14:53, modificato 1 volta in totale.
Motivazione: Correzione unità di misura errata
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Re: Come mai ho consumi ingenti nonostante FV e PdC ibrida?

Messaggio da Janky1978 »

I realtà una cosa mancava: la programmazione del termostato di casa. La temperatura impostata dalle 8 alle 2e è 20,5°, nelle altre ore è 20*. L'impianto ha una sonda esterna per la rilevazione della temperatura.
berpaniz
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Re: Come mai ho consumi ingenti nonostante FV e PdC ibrida?

Messaggio da berpaniz »

Il problema è l'isolamento delle pareti, se di mezzo non c'è un materiale isolante come lana di roccia o Styrodur sei praticamente in una classe energetica bassa e non ci sono impianti che ti possono risolvere il problema se prima non procedi all'istallazione di un cappotto.
Se avessi fatto il 110 il termotecnico te lo avrebbe detto, per il 110 il calcolo era obbligatorio perché era necessario innalzarsi di 2 classi energetiche
E' come voler provare a riempire un secchio bucato, prima devi pensare a mettere un tappo sul fondo.
Lascia stare e non spendere altri soldi nell'impiantistica come per esempio per le batterie e metti da parte i soldi per cappotto pareti laterali e tetto e direi anche cambio serramenti perché se sono di quell'epoca ed in alluminio, è vero che hai il doppio vetro, ma i telai in alluminio presentano un sacco di ponti termici. Adesso si usano ancora telai in alluminio, ma hanno quello che si chiama "Taglio termico" cioè tra il telaio esterno e quello interno hanno frapposto un materiale isolante, oppure PVC che costa meno
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Re: Come mai ho consumi ingenti nonostante FV e PdC ibrida?

Messaggio da marco »

Janky1978 ha scritto: 30/12/2022, 14:37 50 per la pdc, come impostato dagli installatori,
Primo errore, mai ascoltare gli installatori: prova ad abbassare gradualmente di uno o due gradi tutti i giorni e vedere dove puoi arrivare per stare caldo, lasciando sempre acceso

La temperatura della casa poi la devi tenere separata dal funzionamento: serve a te ma la PdC non deve basarsi su quello altrimenti stacca e attacca. Meglio avere un giorno in po' più caldo piuttosto che staccare ed attaccare.
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Re: Come mai ho consumi ingenti nonostante FV e PdC ibrida?

Messaggio da Janky1978 »

berpaniz ha scritto: 30/12/2022, 14:56 Il problema è l'isolamento delle pareti, se di mezzo non c'è un materiale isolante come lana di roccia o Styrodur sei praticamente in una classe energetica bassa e non ci sono impianti che ti possono risolvere il problema se prima non procedi all'istallazione di un cappotto.
Se avessi fatto il 110 il termotecnico te lo avrebbe detto, per il 110 il calcolo era obbligatorio perché era necessario innalzarsi di 2 classi energetiche
E' come voler provare a riempire un secchio bucato, prima devi pensare a mettere un tappo sul fondo.
Lascia stare e non spendere altri soldi nell'impiantistica come per esempio per le batterie e metti da parte i soldi per cappotto pareti laterali e tetto e direi anche cambio serramenti perché se sono di quell'epoca ed in alluminio, è vero che hai il doppio vetro, ma i telai in alluminio presentano un sacco di ponti termici. Adesso si usano ancora telai in alluminio, ma hanno quello che si chiama "Taglio termico" cioè tra il telaio esterno e quello interno hanno frapposto un materiale isolante, oppure PVC che costa meno
Per il 110 ho chiesto a più persone, fra architetti, geometri e impresari. Di loro solo due mi hanno detto che si poteva fare, gli altri me l'hanno sconsigliato: troppe rientranze, passaggi di aria (c'è l'androne per parcheggiare le auto) e difficoltà di restringere il balcone. In più, con i muri in pietra, avrebbe impedito la traspirazione della casa. Per evitarla avremmo dovuto installare un sistema di ventilazione ecc ecc... Peggio ancora quello interno, che avrebbe ridotto le già piccole stanze.
L'isolamento termico è presente nelle pareti della parte nuova, cosituito da un composto simile al polistirolo, di cui non ricordo il nome.
I serramenti ho già pensato di cambiarli, ma con i prezzi che hanno mi faccio una casa nuova.
Al momento, come prima soluzione sto guardando come togliere spifferi da porte e finestre con paraspifferi, profili in gomma o cose simili. So che non è molto, ma sempre meglio che niente...

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