Viaggio Italia-Spagna: 4.400 km in Tesla Model Y Long Range

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Kona grigia
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Viaggio Italia-Spagna: 4.400 km in Tesla Model Y Long Range

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Introduzione
Tempo di lettura: tenetevi liberi per il weekend (40 minuti circa)
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Siiii! Ce l’abbiamo fatta! Il viaggio deve ancora iniziare e la cosa più incredibile è già accaduta: siamo riusciti a mettere la sveglia, alzarci presto e partire in orario!
Per chi legge da tempo dei miei viaggi con CoPilota sa che questo è già uno dei traguardi più importanti per noi. Ma oggi, amici, abbiamo traguardi ben più lontani e ambiziosi da raggiungere. Ed ecco perchè probabilmente al primo squillo della sveglia eravamo già in piedi desiderosi di partire.
Dopo i viaggi in Francia (viaggio-italia-francia-3800km-con-hyund ... 23528.html), Germania (andata viaggio-italia-germania-1200-km-con-hyu ... 25254.html e ritorno post312699.html?hilit=kona.grigia#p312699) e le vacanze in Austria e Svizzera (vacanze-con-hyundai-kona-4400-km-tra-it ... 27294.html) decidiamo un po’ per caso di aggiungere un altro paese europeo alla lista dei nostri luoghi visitati in auto elettrica.

Grazie ad una combinazione quasi irripetibile di festività e ferie da lavoro riusciamo a mettere insieme ben 10 giorni di vacanza. Pensavamo di voler andare “un po’ lontano” ma eravamo indecisi sul da farsi e nulla era stato organizzato fino a pochi giorni prima della partenza. Fino a quando CoPilota non la butta lì in maniera casuale dicendo “Perchè non andiamo in Spagna?”. In Spagna? Ah ah ah ma dai ... impossibile. È un bel po’ lontano e (partendo dalla Puglia) solo per arrivare al confine prima di addentrarsi in Spagna sono già 1600km. L’idea mi stuzzicava un po’ però cercavo più di trovare ragioni per dire “no” a me stesso che non a lei. Ma capita (che coincidenza guarda un po’) che CoPilota aveva visto dei bei posti da visitare proprio appena dopo il confine dalla Francia, quindi ... e va bene avete capito quindi adesso mi tocca organizzare per davvero, come faccio a dire di “No”? E poi tra me e me già pensavo “Chissà che bel post potrò scrivere dopo un viaggio del genere!”, perciò eccovi serviti. Dopo aver trovato velocemente un albergo e prenotato il nostro soggiorno, adesso è ufficiale: si va in Spagna! Ormai abbiamo pagato! :D

E in più c’è un’altra grossa novità che solo i più accorti avranno notato dall’immagine di copertina :D
La Kona non c’è più! Grande auto che ricorderemo sempre nei nostri cuori, ma che adesso è stata sostituita da una Tesla Model Y Long Range che ha preso il suo posto (il suo posto auto, in questo caso). Una Tesla era sempre stata il mio sogno da tanti anni e attirato dai nuovi prezzi di listino non ho saputo più resistere. Perciò queste vacanze saranno la prima occasione buona per metterla alla prova in un viaggio lungo. A Marzo ero andato a sciare in Abruzzo con l’auto appena ritirata ma 400km cosa sono? Neanche l’ebbrezza di fare un paio di ricariche, organizzare le soste, etc...

Preparazione
TLDR (too long didn’t read) un po’ di roba che ho comprato e cose che ho organizzato prima di partire. Se non vi interessa saltate al prossimo capitolo.
  • Iscrizione al Tesla Club Italy: gratuita
  • Abbonamento flat BeCharge BE ELECTRIC 500: 157,50€ (anzichè 175€ con 10% di sconto dal Tesla Club Italy)
  • Abbonamento a ABRP Premium: 5€
  • Abbonamento a Tesla Premium Connectivity: 9,90€
  • Adattatore per ricarica industriale monofase\Shuko: 10€
  • Sacchi a pelo Decathlon: 2x24,99€ (what?)
Dunque, alcune novità rispetto a come solitamente organizzavo i viaggi precedenti.

In primo luogo avrò bisogno di tanta energia per raggiungere la destinazione. Non userò l’app JuicePass di Enelx come avevo sempre fatto in passato perchè con i recenti cambi di listini è diventata meno conveniente della concorrente BeCharge che invece offre convenienti pacchetti da 500kWh, in aggiunta ad uno sconto del 10% ai soci Tesla Club Italy.

In più non dovrò più affidarmi al supporto di app come PCC che usavo con la Kona, che mi ha permesso di rientrare affidabilmente a casa dopo viaggi lunghi con la modalità tartaruga, il cruscotto che sembrava un albero di Natale nella notte della vigilia e soli 0,3kWh di energia a bordo (sapete che significa? Mi sarebbe bastato sbagliare svolta ad un incrocio o trovare una deviazione imprevista nell’isolato prima di casa per rimanere a secco).

Per la pianificazione e l’esecuzione del viaggio userò invece ABRP che configuro in modo da usare solo colonnine FreeToX e Ionity ed escludere i Supercharger Tesla per ottimizzare tempi e costi (FreeToX e Ionity si trovano convenientemente in autostrada, e sono accessibili in roaming con BeCharge alla metà del costo). Decido di provare la versione Premium, in modo da avere il controllo in tempo reale delle stazioni di ricarica da usare come facevo con PCC ed il calcolo del traffico in tempo reale.
abrp network.jpeg
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Viaggiare con ABRP è molto semplice e intuitivo: basta pianificare il percorso e poi cliccare una colonnina per volta e inviarlo sul pad Tesla (clicca sulle manine in ordine 1-2-3-4).
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L’abbonamento al Tesla Premium Connectivity infine mi permette di accedere alla musica di Spotify e le app di intrattenimento dal pad Tesla. Normalmente non lo tengo mai attivo, ma saremo in viaggio per molte ore e può essere utile.
E poi infine i sacchi a pel .... sacchi a pelo? Per cosa? Ah ah, si dai, ve lo dico più in là. Abbiamo già parlato troppo adesso è tempo di partire!

Il viaggio inizia nel prossimo post!
Ultima modifica di Kona grigia il 22/05/2023, 15:26, modificato 6 volte in totale.


Hyundai Kona 64kWh 4 anni, ora Tesla Model Y Long Range - WallBox Pulsar domestica - Power Cruise Control per i viaggi lunghi

Kona grigia
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Re: Viaggio Italia-Spagna: 4.400 km in Tesla Model Y Long Range

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Andata

Solo il viaggio di andata verso la destinazione prescelta è di 1787km. Ovviamente tocca spezzare il viaggio in 2 giorni. Perciò ci organizzeremo cercando di avvicinarci quanto più possibile al confine francese il primo giorno, e attraversando i 2 confini e facendo il resto della strada nel giorno seguente.

Giorno 1: Bari-Isolabona (Imperia) 1123km

Questa volta sembriamo davvero ben organizzati: la macchina era già pronta dalla sera prima con tutti i bagagli. Scendiamo solo con le ultime valigie piccole, stacco il cavo di ricarica e partiamo alle 7:27 con l’auto che aveva raggiunto il 100% proprio pochi minuti prima.
Il piano di viaggio di ABRP che avevo preparato la sera prima prevede 3 soste molto facili, grazie ai filtri impostati nella scelta delle reti di ricarica da utilizzare:
  1. FreeToX, A14 Torre Cerrano Est (Pescara)
  2. FreeToX, A14 Rubicone Est (Savignano sul Rubicone, Rimini)
  3. FreeToX, A1 Arda Est (Casa Nuova, Piacenza)
Tuttavia inserisco una quarta sosta proprio prima di arrivare perchè non sono sicuro al 100% della possibilità di poter ricaricare durante la sosta notturna.
  • Ionity, A10 Rinovo Nord (Imperia)
Mi sembra ottimo, perciò come prima esperienza di viaggio lungo con tante ricariche con la macchina nuova decido di seguirlo alla lettera. Così raggiungiamo tranquillamente Torre Cerrano dove ci fermiamo per la prima ricarica.
  • Ricarica 1 – FreeToX A14 Torre Cerrano Est (Pescara) 10:31
    • 320km, 59kwh consumati
    • 22% => 79% (+57%, 47kWh)
    • 31 minuti
    • 14,86€
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andata 1.png (743.01 KiB) Visto 9992 volte
Inizio a familiarizzare un po’ con il navigatore Tesla trovando che ABRP è spesso più pessimista nel calcolo dei consumi, e più ottimista nella durata delle ricariche. Cioè nei tratti guidati (in base alle configurazioni di default) immagina di poter andare sempre a 130km\h fissi e non tiene molto conto di eventuali traffico e rallentamenti, perciò stima dei consumi spesso più alti. Invece durante le ricariche tiene conto della curva di ricarica dell’auto su quella colonnina senza ipotizzare limitazioni di potenza nell’erogazione o nell’assorbimento, perciò stima spesso delle ricariche più brevi. Ma siccome teniamo una velocità di crociera media intorno ai 115km\h arrivo alla colonnina mediamente 10 minuti dopo il tempo stimato avendo consumato molto meno di quanto stimato da ABRP e le mie ricariche sono spesso molto brevi perciò l’esecuzione del viaggio si discosta dalla pianificazione solo nell’ordine dei minuti e noi ci godiamo un viaggio più tranquillo e in sicurezza, e soprattutto più efficiente.
  • Ricarica 2 – FreeToX A14 Rubicone Est (Savignone sul Rubicone) 13:24
    • 252km, 41kWh consumati
    • 26% => 68% (+42%, 36kWh)
    • 20 minuti
    • 11,49€
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andata 2.png (719.17 KiB) Visto 9992 volte
Facciamo una piccola pausa pranzo mangiando dei panini che avevamo portato da casa, ma la ricarica è veramente così veloce che non facciamo in tempo a finire se vogliamo seguire le indicazione di ABRP. Perciò lascio il mio panino a metà e ripartiamo.
  • Ricarica 3 - FreeToX A1 Arda Est (Casa Nuova, Piacenza) 15:57
    • 226km, 37kWh consumati
    • 22% => 78% (+56%, 42kWh)
    • 26 minuti
    • 14,26€
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andata 3.png (752.86 KiB) Visto 9992 volte
Mentre finisco il panino che avevo lasciato a metà dalla sosta precedente (anche perchè durante i viaggi di solito non sono molto affamato) aiuto un collega automobilista che si era fermato anche lui a caricare ma non era molto esperto su come usare le colonnine e le relative app. Gli parlo mentre mangio il mio panino, sono davvero un gran signore :D. L’auto è carica e pronta per ripartire veramente in un attimo, tutto sta andando benone oggi e tra un paio d’ore potremo già fermarci e riposare per la prima sosta notturna in Liguria.

...

Un attimo. Qualcuno ha detto Liguria? Nell’ultimo tratto l’autostrada ligure sul navigatore si mostra come una striscia ininterrotta di colore rosso. Mi aspettavo qualche piccolo rallentamento, in viaggio può accadere, ma pensavo che fossero dati in via di aggiornamento e che il traffico si stesse muovendo lentamente più in avanti. Invece era tutto terribilmente vero. Quasi arrivati e gli ultimi 100km sono praticamente una coda continua che percorriamo a passo d’uomo. Ero felice di poter arrivare a destinazione intorno alle 18:30, ma quasi ogni ora sono costretto a telefonare alla struttura in cui avevo prenotato per la notte per dire che sarei arrivato un’ora dopo, e così di ora in ora fino praticamente alle 21:00.

In tutto questo delirio (tanto eravamo praticamente fermi) passando di fronte all’area di servizio di Rinovo Nord, mi butto in area di sosta e ne approfitto per l’ultima ricarica. Si tratta in realtà di un rabbocco velocissimo di appena 9 minuti (inclusi passaggio della tessera, collegamento, scollegamento e ripartenza). Volevo assicurarmi di arrivare a destinazione con almeno il 30% di batteria, perchè la struttura in cui avevo prenotato mi aveva garantito la possibilità di ricaricare durante la notte, ma non aveva saputo dirmi con certezza di che tipo di attrezzatura per la ricarica erano dotati, perciò non sapevo se avrei trovato una wallbox da 7 o 22kW per ricaricare completamente, oppure una presa industriale o Shuko per una ricarica semplice.
  • Ricarica 4 – Ionity, A10 Rinovo Nord (Andora, Imperia) 20:17
    • 249km, 41kWh consumati
    • 22% => 44% (+22%, 21kWh)
    • 9 minuti
    • 6,60€
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Gli ultimi 67km sono veramente uno strazio, con telefonate continue tra noi e il gestore della struttura per concordarci sull’orario di arrivo. Non so più come scusarmi per il ritardo e a un certo punto lascio che sia CoPilota a gestire le telefonate perchè ho provato tutti gli stadi della vergogna possibili e immaginabili.

Lasciamo l’autostrada e arriviamo finalmente a Isolabona (Imperia) leggermente nell’entroterrra ma a 2 passi dal confine francese alle 21:44. Entro nella reception letteralmente inchinato per chiedere perdono come fanno i giapponesi per salutarsi, ma ci dicono che la giornata è andata così e ci sono tanti altri clienti che devono ancora arrivare e la serata sarà molto lunga per loro.

Dopo il check-in, una cena veloce e una doccia ci prepariamo per la notte, ed è perciò arrivato il momento di spiegare a cosa sarebbero serviti i sacchi a pelo che abbiamo comprato. Ma come non ne hanno letti in questo albergo? No perchè, abbiamo scelto di pernottare in questo posto che non è un albergo ma un camping attrezzato dove la gente può stare nel prato con le proprie tende, oppure in camper, o in auto con le roulottes.
E noi? Beh noi abbiamo la Tesla perciò proveremo per la prima volta a passare una notte usando il Camping Mode, cioè abbattendo i sedili posteriori e dormendo in sacco a pelo attivando questa modalità dell’auto che tiene la temperatura costante durante la notte e la ventilazione attiva per il ricambio dell’aria. Il camping ci mette a disposizione una piazzola nel prato, l’uso dei servizi (bagno, acqua, doccia) e una presa industriale da 20A per ricaricare l’auto di notte. Quando arriviamo nella piazzola con l’auto tutti i vicini “di tenda” ci guardano incuriositi mentre liberiamo il portabagagli dalle valigie per sistemarci i sacchi a pelo. Ma è gente che vive all’avventura, sicuramente ne avrà viste di peggio! :D

Attacchiamo il “carichino” alla presa industriale (l’acquisto dell’adattatore è stato provvidenziale, per 10€ consiglio di tenerne sempre uno in auto) e carichiamo a 3kW durante tutta la notte. Poichè il viaggio è stato organizzato un po’ all’ultimo minuto non ho fatto in tempo ad acquistare i materassini adatti per il Camping Mode Tesla, perciò sotto i sacchi a pelo abbiamo messo delle coperte spesse per creare uno strato morbido. L’auto è veramente spaziosa, e nonostante io sia alto poco più di 180cm sono riuscito a stendermi completamente. E nonostante il portabagagli fosse pieno di valigie riusciamo a sistemare una valigia grande, 2 valigie piccole e diversi zaini e borsoni negli spazi davanti ai sedili e nel “piccolo” portabagagli anteriore, il cosiddetto “frunk”.
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I “vicini di tenda” ci guardano letteralmente a bocca aperta mentre vedono che mettiamo e cacciamo fuori le valigie dal “vano motore” :D:D
La durezza del fondo del pianale dipende dalle preferenze personali e dalla posizione preferita in cui si dorme, ma con i materassini adatti sarebbe stato sicuramente meglio. Comunque abbiamo dormito circondati dal verde e dal silenzio e in un’area sicura e protetta anzichè in una piazzola di sosta in autostrada ed è stata un’esperienza divertente, e adesso sappiamo come organizzarla meglio per la prossima volta.
  • Ricarica notturna - Camping delle Rose (Isolabona, Imperia) 21:44
    • 67km, 13kWh consumati
    • 27% => 61% (+34%, 21kWh)
    • 15€ (prezzo fisso)
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andata 5.png (628.24 KiB) Visto 9992 volte
Si conclude così il primo giorno di viaggio in cui abbiamo percorso 1115km (ben più di metà, partendo dalla Puglia l’Italia è molto lunga da percorrere) in poco più di 14 ore. Tantissime, ma ricapitolando eravamo a Piacenza già alle 15:57, significa che in 8 ore abbiamo fatto 800km, e nelle restanti 6 ore appena gli ultimi 300km rimanenti.

Giorno 2: Isolabona (Imperia)-Sant Hilari Sacalm 664km

La mattina successiva ci svegliamo abbastanza presto (il miracolo si è ripetuto!) e facciamo una bella colazione presso il bar del camping. Nonostante il fatto che il carichino assorba solo 13A (2,9kW), che essendo arrivati tardissimo abbiamo avuto meno ore di ricarica a disposizione e che l’assorbimento del Camping Mode consumi parte di questa energia per tenerci al caldo durante la notte riusciamo a ripartire alle 9:07 con la batteria carica al 61%, non male per una ricarica organizzata in maniera insolita.
Il piano di viaggio preparato la sera prima con ABRP prevede solo 2 soste per attraversare tutta la Francia ed arrivare finalmente a destinazione in Spagna:
  1. Ionity, A8 Cambarette Nord (prima di Marsiglia, Francia)
  2. Ionity, A9 Narbonne-Vinassan Nord (Narbonne, Francia)
Anche in questo caso inserisco manualmente una terza sosta a Girona, già in Spagna e proprio poco prima dell’arrivo, in modo da non avere necessità di ricaricare il primo giorno ed avere un po’ di tempo per capire come organizzarmi una volta arrivato lì.
  • Ionity, N-156 Girona (Spagna)
Nell’organizzazione del viaggio ho anche preferito lasciarmi per la mattina l’attraversamento del confine con la Francia. Quando lo feci 2 anni fa con la Kona (trovi il link all'inizio del racconto) ricordo che non fu facilissimo. In prossimità dei caselli al confine ci sono alcune corsie che si incrociano tra di loro e bisogna entrare nella corsia giusta per andare verso il casello e verso la direzione giusta. Per chi non lo fa spesso come me meglio essere riposati e che sia di giorno. Si ripete l’esperienza di dover attraversare e pagare attraverso diversi caselli ogni pochi km, ma questa volta siamo più fortunati rispetto a 2 anni fa perchè c’è poco traffico, perciò raggiungiamo la prima stazione di ricarica senza alcun problema. Dopo il confine c’è una lunga discesa di parecchi chilometri con ripetuti cartelli che invitano ad usare il freno motore anzichè i pedali. Ma noi invece in discesa ci carichiamo la nostra batteria, con la conseguenza che in questo tratto di strada i consumi sono davvero ridicoli.
  • Ricarica 1 – A8 Ionity Cambarette Nord (Marseille) 11:37
    • 183km, 15kWh consumati
    • 28% => 74% (+46%, 39kWh)
    • 23 minuti
    • 12,34€
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Con quest’auto le ricariche sono rapidissime: qui abbiamo a malapena il tempo di entrare nel negozio a comprare un prodotto per la pulizia della carrozzeria. Ricordo che abbiamo perso più tempo davanti alla fontanella di acqua a pulire gli insetti dalla macchina con la spugna, che non a ricaricare alla colonnina.

Proseguiamo lungo l’autostrada francese La Provençale. La volta scorsa non ci addentrammo così tanto in territorio francese e non abbiamo avuto la possibilità di meravigliarci di come sia facile viaggiare in auto elettrica in Francia. App come ABRP o PCC qui non hanno alcun senso perchè praticamente in ogni area di servizio ci sono almeno 6 o più colonnine Ionity e non c’è nessuna necessità di pianificare dove e per quanto tempo fermarsi a ricaricare. È veramente come guidare un’auto termica. Ma seguiamo la pianificazione di ABRP giusto per avere un punto di riferimento.
  • Ricarica 2 – A9 Ionity Narbonne-Vinassan Nord (Narbonne) 15:02
    • 278km, 41kWh consumati
    • 22% => 77% (+55%, 46kWh)
    • 27 minuti
    • 14,61€
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Qui invece facciamo a malapena in tempo a comprare qualche snack. Il pranzo lo abbiamo saltato perchè la ricarica precedente è stata pure molto rapida, perciò prendiamo qualcosa da sgranocchiare in macchina mentre facciamo l’ultimo tratto lungo di guida. Le colonnine erano quasi tutte occupate quando siamo arrivati, ma quando torniamo alla macchina dal negozio dopo pochi minuti non c’è più nessuno a caricare tranne noi. Noi lo sappiamo già, ma questo dovrebbero constatarlo quelli che si stracciano le vesti perchè un giorno ci saranno molte più auto elettriche in circolazione e allora come faremo ad aspettare per ore intere che si liberino le colonnine?

Dopo circa un’altra oretta di guida il paesaggio muta rapidamente. Dalla pianura che abbiamo percorso sino a quel momento la vista dei Pirenei che ci troviamo di fronte è imponente e le montagne che si avvicinano nascoste nella nebbia facendosi sempre più grandi hanno un aspetto maestoso. L’aria diventa improvvisamente più fredda e ci accompagna una leggera pioggia per un tratto di strada. I cartelli stradali indicano posti come “La Jonquera” e le autostrade pubbliche ora si chiamano “Autopista”: siamo arrivati finalmente in Spagna.
L’ultima ricarica “di sicurezza” prima di lasciare l’autostrada:
  • Ricarica 3 – N-156 Ionity Vilobì d’Onyar (Aeroporto di Girona) 17:28
    • 172km, 27kWh consumati
    • 43% => 63% (+20%, 16kWh)
    • 12 minuti
    • 5,32€
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andata 8.png (636.94 KiB) Visto 9992 volte
Qui abbiamo appena il tempo di sgranchirci un po’ le gambe, e poi raggiungiamo finalmente il tranquillo centro di Sant Hilari Sacalm nel cuore del parco de Les Guilleries.
  • Sant Hilari Sacalm 18:13
    • 33km, 9kWh consumati
    • 51%
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andata 9.png (636.42 KiB) Visto 9992 volte
Si conclude così il secondo ed ultimo giorno del nostro viaggio di andata con questi dati raccolti direttamente dal pad della macchina:
  • Bari – Sant Hilari Sacalm
    • 1785km percorsi
    • 284kWh consumati
    • 94,52€
Sinceramente finora ho vissuto questo viaggio di andata come se fosse un viaggio con un’auto termica. Durante le tratte di viaggio le soste sono durate in media 25 minuti tanto da dover lasciare un panino a metà perchè l’auto era già carica, per finire di mangiarlo alla sosta successiva.
È vero che ho dovuto usare un’accortezza in più, cioè di fare delle soste per precauzione e per l’insicurezza di avere la possibilità di ricaricare nella destinazione verso cui mi stavo dirigendo, ma la durata di queste soste aggiuntive è stata di 9 minuti a Rinovo Nord nel primo giorno di viaggio e 12 minuti a Girona il secondo giorno di viaggio. Queste soste si sono poi rivelate non necessarie e dettate solo dall’eccessivo zelo o timore di evitare eventuali problemi.

Il nostro viaggio continua nel prossimo post!
Ultima modifica di Kona grigia il 17/05/2023, 18:09, modificato 5 volte in totale.
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Re: Viaggio Italia-Spagna: 4.400 km in Tesla Model Y Long Range

Messaggio da Kona grigia »

Spagna

L’organizzazione del soggiorno in Spagna è stata leggermente più difficile del solito. La regione della Catalogna che abbiamo deciso di visitare non è molto fornita di colonnine di ricarica, nonostante sia la regione di tutta la Spagna meglio servita e dove si vendono più auto elettriche!
La difficoltà nel cercare le colonnine e il punto in cui soggiornare è stata aumentata dal fatto che in Spagna non esiste una app equivalente a NextCharge in Italia, che ha una copertura quasi totale di tutte le colonnine private e pubbliche sul territorio nazionale. Ho dovuto cercare le colonnine usando in maniera complementare le informazioni che trovavo sulle apps ChargeMaps e ElectronMaps. Una cosa che non capivo però, e che mi preoccupava un pochino prima di partire, era perchè nelle colonnine non trovavo mai informazioni relative al prezzo della ricarica.

Alla fine decido di non pensarci più di tanto e prenotare in un hotel nel piccolo centro di Sant Hilari Sacalm, che è dotato di una sola colonnina. Nel caso peggiore in cui non fossi stato in grado di usarla, saremo comunque a soli 20 minuti dalla città di Girona, in cui ci sono delle colonnine Ionity e un Supercharger Tesla per fare una ricarica completa ogni 2-3 giorni circa.

Una volta arrivato sul posto capisco perchè non trovavo nessuna dato sul prezzo delle ricariche. In quella zona della Catalogna molte colonnine sono gratuite ma sono limitate ad un uso di 2 o a volte 4 ore per sessione. Poco male. Anche solo 2 ore sono spesso sufficienti per la carica della batteria mentre si visita uno dei piccoli borghi della zona o durante la cena una volta rientrati in hotel la sera. Fatto ancora più incredibile è che non ho mai trovato nessuna di queste colonnine occupate da altre auto in carica.
Perciò tutte le ricariche fatte durante la settimana sono state gratuite, tranne una:
  • Sant Hilari Sacalm 6,78kWh, 0€
    • La prima volta che provo ad usare questa colonnina: avvio la app che mi dice di collegare prima il cavo all’auto, poi premere START sulla app, e una volta che si illumina la colonnina, collegare il cavo sulla colonnina. Seguo tutti i passi ma la ricarica non si avvia. Ci riprovo un paio di volte, ma niente. Un po’ amareggiato guardo la colonnina che lampeggia con il cavo collegato con la sensazione di sconfitta e la delusione che probabilmente non sarò in grado di usarla durante il mio soggiorno. Peccato, era così comoda a pochi minuti a piedi dall’hotel. Quando all’improvviso mi accorgo che sulla colonnina c’era un minuscolo tastino “OK”. Lo premo e ... wow! La macchina inizia a ricaricare. Grazie ingegneri che avete progettato questa colonnina per aver realizzato il tastino “OK” praticamente invisibile.
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      spagna sant hilari.jpg (202.09 KiB) Visto 9988 volte
  • Pals, 20,34kWh, 6,10€
    • Nessun tastino “OK” questa volta. Avvio la ricarica da app e tutto fila liscio, ma ho dovuto pagare 0,30€ per kWh. Che oltraggio!
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      spagna pals.jpg (155.23 KiB) Visto 9988 volte
  • San Sadurnì de l’Heura 12,5kWh, 0€
    • Colonnina plug&play comandata da app di fianco ad un piccolo campetto da calcio dove giocavano dei bambini. Chissà quante pallonate saranno arrivate sulla macchina mentre ero in giro a passeggio.
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      spagna san sadurni.jpg (120.19 KiB) Visto 9988 volte
  • Sant Hilari Sacalm, 16,83kWh, 0€
  • Besalù, 33kWh, 0€
    • La colonnina più “ignorante” di tutte: clicca il bottone, si apre lo sportellino, attacca il cavo, richiudi lo sportellino e inizia a caricare senza limiti di tempo!
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      spagna besalu.jpg (162.86 KiB) Visto 9988 volte
  • Sant Hilari Sacalm, 16,82kWh, 0€
  • Santa Coloma de Farners, 45,24kWh, 0€
    • Colonnina con parcheggio gratuito custodito e sorvegliato di fronte alla polizia municipale. Cosa si può desiderare di più?
  • Santa Pau, 14,7kWh, 0€
Gli spostamenti fatti in Spagna con l’auto nel corso della settimana, per un totale di 697km:
  • Sant Hilari - Peratallada - Pals - Palau Sator - Sant Saturni - Madremanya - Sant Hilari (182km)
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  • Sant Hilari - Rupit - Sant Hilari (120km)
    spagna 2.jpg
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  • Sant Hilari - Santa Pau - Besalù - Sant Hilari (185km)
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    spagna 3.jpg (173.66 KiB) Visto 9988 volte
  • Sant Hilari - Tavertet - Sant Hilari (115km)
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    spagna 4.jpg (138.27 KiB) Visto 9988 volte
  • Sant Hilari - Santa Coloma de Farners - Sant Hilari (48km)
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    spagna 5.jpg (104.62 KiB) Visto 9988 volte
L’ultima sera accade un fatto esilarante: il proprietario dell’albergo, avendo notato che parcheggiavamo la Tesla di fronte all’hotel, ci serve la cena e ci chiede dove ricarichiamo l’auto perchè suo fratello che pure ha una Tesla ed abita nel paesino non sa se esistano colonnine. Apro la mappa e gli mostro dov’è la colonnina che ho usato in questi giorni, ed anche quale app usare e come. Sono felice di averlo aiutato, sento la mobilità elettrica come la mia “missione”, ma poi mi viene da ridere a pensare che sono più informato io che vengo dall’Italia di suo fratello che probabilmente ha vissuto tutta la vita nel paesino di 5000 abitanti e non sa se esisteva e dov’era la colonnina.

Ed infine una nota sul JuicePass di EnelX. Prima di partire avevo notato che in Spagna non esiste il servizio di roaming dall’app. L’operatore del call center mi dice che EnelX ha completamente separato il suo business in Spagna, perciò una volta arrivato lì avrei dovuto scaricare, installare e registrare un nuovo account nella app di EnelX spagnola che si chiama EndesaX. Una volta arrivato lì, anche se non ne avevo bisogno, ho provato ad aprire l’app JuicePass che avevo già (senza scaricare e installare nulla di nuovo) e questa si trasforma automaticamente in EndesaX, vedendo che era nella rete telefonica spagnola. Purtroppo però la registrazione non può avvenire perchè richiede l’inserimento del CIF o il NIF (Codigo o Número de identificación fiscal), l’equivalente del nostro Codice Fiscale o la Partita IVA in Italia, che si ottiene registrandosi presso le autorità locali come residente. Perciò se pensate di andare in Spagna per brevi periodi, non contate sull’uso di EnelX\EndesaX.

FUN FACT: In tutta questa settimana in Spagna abbiamo percorso anche 93km a piedi, tra passeggiate, sentieri, percorsi di trekking più impegnativi. Chissà quanti Wh di energia avremo consumato!

Il nostro viaggio continua nel prossimo post!
Ultima modifica di Kona grigia il 15/05/2023, 22:22, modificato 3 volte in totale.
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Re: Viaggio Italia-Spagna: 4.400 km in Tesla Model Y Long Range

Messaggio da Kona grigia »

Ritorno

Dopo una settimana trascorsa in Spagna tra paesaggi spettacolari e piccoli borghi dalla bellezza commoventi ci prepariamo al rientro. Ero riuscito a concludere il viaggio di andata con 247kWh residui nel mio piano BE ELECTRIC 500, quasi esattamente la metà, perciò vorrei poter sperare di rientrare a casa sfruttando interamente un solo abbonamento. Ma so già che questo sarà impossibile, perchè all’andata ho caricato alcuni kWh “extra” senza consumare i kWh del piano BeCharge (nel camping di Isolabona) e soprattutto perchè al ritorno faremo un tragitto leggermente più lungo per tornare a casa.

Giorno 1: Sant Hilari Sacalm-Galliate (Novara) 916km
Galliate è una sosta che faccio spesso durante i miei viaggi. Ho dei cari amici che vivono lì, ed in città esiste un hotel residence molto pratico, economico e con 4 colonnine BeCharge a pochi minuti di distanza a piedi che garantiscono sempre una ricarica efficace e sicura.
Quindi, come sempre, pianifichiamo con ABRP il nostro viaggio da Sant Hilari a Galliate:
  1. Ionity, A9 Village Catalan (Perpignan, Francia)
  2. Ionity, A7 Mornas les Adrets (Avignone, Francia)
  3. Ionity, A43 Val Gelon (dopo Grènoble, Francia)
Seguiamo la strategia proposta dalla app e raggiungiamo subito la prima stazione di ricarica già in territorio francese. Non so perchè ABRP ci fa fare una sosta così presto dopo appena 122km dato che come avevamo detto le Ionity sono presenti praticamente ovunque sulle autostrade francesi. Addirittura passando davanti ad un’area di servizio ci meravigliamo di leggere il cartello che avvisa “PAS DE RECHARGE ELECTRIQUES”, cioè “Ricariche per auto elettriche non disponibili”. Cioè praticamente in Francia ti avvisano quando in una stazione di servizio NON ci sono ricariche.
  • Ricarica 1 – Ionity, A9 Village Catalan (Perpignan, Francia) 9:28
    • 122km, 17kWh consumati
    • 61% => 81% (+20%, 18kWh)
    • 16 minuti
    • 5,68€
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Qui facciamo a malapena in tempo a fare un po’ di pulizia di moscerini dall’auto che dobbiamo ripartire immediatamente. Dopo questo veloce rabbocco adesso rimangono 3 bei tratti lunghi da percorrere, perciò armati di un po’ di pazienza e l’aiuto di Spotify in macchina proseguiamo il viaggio.

Nella successiva stazione di servizio di Mornas les Adrets ci sono dei lavori in corso e tutti i sensi di marcia sono stati modificati, ma i cartelli che puntano alle stazioni di ricarica (il disegno della macchinina con la spina) non sono stati aggiornati, quindi mi trovo praticamente a “girare attorno” alla stazione di servizio senza entrarvi dentro e quasi rientrare in autostrada. Mi fermo in tempo ma sono costretto a fare un pezzettino contro-mano per rientrare verso le stazioni di ricarica. Per fortuna non c’era la Gendarmerie, e spero che non ci siano state telecamere. “Ah, les italiens eh!?” ¯\_(ツ)_/¯

Entriamo in negozio e compriamo un bicchiere di frutta, ma secondo il piano di viaggio di ABRP la macchina è già alla percentuale di ricarica pronta per ripartire quando ne ho mangiato solo metà.

Ingurgito il resto della frutta velocemente e ci rimettiamo subito in macchina, non c’è tempo da perdere.
  • Ricarica 2 – Ionity, A7 Mornas les Adrets (Avignone, Francia) 12:31
    • 276km, 45kWh consumati
    • 19% => 77% (+58%, 47kWh)
    • 27 minuti
    • 14,98€
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ritorno 2.png (741.78 KiB) Visto 9986 volte
Memori della tragica esperienza di viaggio dell’andata (remember Liguria?) non proseguiamo verso la costa, cioè verso Aix-en-Provence, Nizza, Monaco, Ventimiglia, ma ci dirigiamo più verso Nord, cioè Grenoble, Chambéry (Lione) per la terza ed ultima ricarica della giornata.
  • Ricarica 3 – Ionity A43 Val Gelon 15:36
    • 236km, 41kWh consumati
    • 22% => 74% (+52%, 44kWh)
    • 31 minuti
    • 14,04€
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ritorno 3.png (719.59 KiB) Visto 9986 volte

Questi lunghi tratti da 2-300km per volta in autostrada, senza dover fare null’altro che toccare il volante ogni 15 secondi per far capire all’AutoPilot che sei ancora vivo e vegeto fanno veramente calare l’attenzione in alcuni momenti della guida, quindi queste soste sono assolutamente benvenute e, anzi, necessarie. Perciò accade che al bar della stazione di servizio chiedo un caffè. Per evitare di prendere il caffè a stomaco quasi vuoto (avevo mangiato solo la frutta) chiedo di aggiungere un po’ di latte. Il mio francese si è ripreso molto meglio rispetto al viaggio in Francia di 2 anni fa, perciò con sicurezza chiedo alla barista “Avec un petit peu de lait, s'il vous plait”. Mi prepara un cappuccino. Un cappuccino completo di schiuma. Alle 4 di pomeriggio. Come un tedesco qualsiasi. Cioè (-.-)

Vabè, quindi faccio “colazione” e avviso gli amici di Galliate sull’orario di arrivo ripartiamo per l’ultimo tratto. A parte il senso di marcia sbagliato nella stazione di Mornet les Adrets il viaggio è stato finora abbastanza noioso, tutta autostrada senza nulla di particolare, perciò quando ci accorgiamo di dover percorrere il Tunnel del Frejus per rientrare in Italia ci sentiamo eccitati come se avessimo visto, non so, l’Empire State Building a New York. Wow, un tunnel!
Ma non sapevo di dover pagare 51€ per attraversarlo. E non sapevo che fosse così dannatamente buio e lungo. E non sapevo di doverlo percorrere a 50km\h. Tutto. Il caffè-cappuccino fa uno sforzo immane per cercare di tenere reattivi quei 4 neuroni ancora svegli. Ma alla fine ce la facciamo e raggiungiamo Galliate, dove mettiamo la macchina a ricaricare per la notte, check-in in hotel, doccia e cena con gli amici e poi un meritato riposo.
  • Ricarica notturna – Galliate (Novara) 19:15
    • 276km, 44kWh consumati
    • 19% => 96% (+80%, 67,2kWh)
    • 21,17€
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ritorno 4.png (699.3 KiB) Visto 9986 volte
Giorno 2: Galliate (Novara)-Bari 939km

La sera prima eravamo cotti, perciò siamo andati a cena con la auto dei nostri amici (lo confesso, sono stato a bordo di una Camaro gialla 3.6L benzina), ma l’ultima volta che ero venuto a trovare i miei amici avevo ancora la Kona, perciò come rifiutare un giretto sulla Tesla? Poi una veloce colazione insieme, i saluti finali e arrivederci alla prossima. Noi ripartiamo per tornare a casa.
Secondo ABRP oggi faremo solo 2 soste:
  1. FreeToX, A14 Montefeltro Ovest
  2. FreeToX, A14 Torre Cerrano Est (vediamo se qualcuno si è accorto di qualcosa di strano qui)
Perciò ripartiamo da Galliate alle 10:17 cercando di non fare troppo tardi. ABRP suggeriva una sosta più breve prima e una più lunga dopo, ma decido di fare una piccola variazione perchè mi sono rimasti gli ultimi 70kWh da consumare dei 500kWh dell’abbonamento BeCharge. Sarebbe scomodo trovarsi a dover interrompere la ricarica successiva una volta arrivato a 0kWh a disposizione e ricominciarla con un diverso abbonamento, perciò facciamo prima una sosta pranzo completa per cercare di consumare per intero tutti i kWh residui. E fu così che per la prima volta in questo viaggio riuscimmo a fare una sosta abbastanza lunga da poterci permettere di mangiare qualcosa comodi e seduti in Autogrill, alla faccia di chi ci immagina ad aspettare le ore con le braccia conserte appoggiati ad una colonnina.

Ma non fatevi troppe illusioni. Il tempo è giusto per un piatto di pasta ed un caffè. Tornati alla colonnina aspetto solo gli ultimi 3kWh in modo da fare 70kWh precisi e premere “Interrompi ricarica” proprio nel momento giusto.
  • Ricarica 1 – FreeTox, A14 Montefeltro Ovest (Riccione) 14:01
    • 380km, 64kWh
    • 8% => 92% (+84%, 70kWh)
    • 50 minuti
    • 22,08€
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Dopo la ripartenza gli amici ci avvisano che nel frattempo è arrivato un grosso acquazzone dalle loro parti. Noi avevamo un po’ di vantaggio ma il maltempo ci raggiunge subito, così la seconda tratta di questo viaggio diventa un po’ pesante. Pioggia forte e tratti percorsi a velocità ridotta.

Mancano pochi km alla prossima sosta quando passando davanti a una stazione di servizio vedo con la coda dell’occhio le colonnine FreeToX e penso “Cacchio, ma era qui che dovevo fermarmi! Ma perchè non ho sentito le indicazioni?”. La stazione era Torre Cerrano Ovest e i pochi km che mancavano sul navigatore erano quelli necessari a fare inversione e tornare a Torre Cerrano Est. Ma che sfiga!
Lezione da imparare: ABRP aveva sbagliato a creare il percorso selezionando Torre Cerrano Est anzichè Ovest, ed io avevo accettato il piano senza ricontrollare le soste prima di partire. Ma vabè, esperienza. Sicuramente non mi va di seguire ABRP a questo punto, perchè dovrei uscire e rientrare dai caselli 2 volte tornare indietro e perdere tempo prezioso. Piove ancora molto forte, ho molta batteria ancora a disposizione, perciò continuo sulla mia strada.

Mi sarei potuto fermare ad una HPC in zona (ad esempio Francavilla al Mare dopo Pescara) perchè la prossima FreeToX (Canne della Battaglia) è troppo lontana ma non ha molto senso, Torre Fantine Ovest è stata attivata proprio nel momento in cui scrivo questo post, e i Supercharger Tesla sono comunque fuori dall’autostrada e costano di più. Conosco una ottima HPC in una Q8 a Termoli appena fuori dal casello e vediamo che i 165km da percorrere sono fattibili, perciò CoPilota mi aiuta a inserire la nuova destinazione sul navigatore ed attivare un abbonamento di riserva sul suo account BeCharge. Ne approfittiamo anche per sperare che diminuisca un po’ la pioggia in modo da non bagnarci quando dovremo ricaricare.
  • Ricarica 2 – Evviva, Q8 SS483 presso Hotel Europa 18:32
    • 345km, 57kWh
    • 16% => 76% (+60%, 50kWh)
    • 30 minuti
    • 15,75€
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Anche qui facciamo una ricarica “di misura” adatta a consumare esattamente quanto acquistato nell’abbonamento, perciò ci tratteniamo qualche minuto in più anche se non necessario. Paradossalmente le soste di oggi sono state tra le più lunghe fatte durante tutto il viaggio per il solo motivo di dover consumare gli l’abbonamenti.

Perciò con un ultimo sussulto di energia facciamo gli ultimi km necessari ad arrivare a casa. La Puglia è molto lunga e noiosa da guidare, quando vedi il cartello “Puglia” sembra quasi di essere arrivati, ma ci sono almeno altri 200km da percorrere. Solidarietà agli automobilisti di Lecce che sono ancora più giù (un saluto all’amico Sergio che mi legge da casa).
  • Bari 21:21
    • 214km, 39kWh consumati
    • 23%
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Si conclude così il viaggio di ritorno con i seguenti dati:
  • Sant Hilari Sacalm – Bari (all’andata erano)
    • 1865km percorsi (1785 cioè ho percorso 80km in più)
    • 307kWh consumati (284 cioè ho consumato 23kWh in più)
    • 97,98€ (94,52 cioè ho speso 3,46€ in più)
E infine i dati totali del viaggio che comprendono andata, soggiorno in Spagna e ritorno:
  • Totale
    • 4326km percorsi
    • 678kWh consumati
    • 157Wh/km di consumo medio ovvero 6,3km/kWh
    • 213,60€ spesi, calcolati come:
      • 157,50€ abbonamento BeCharge BE ELECTRIC 500
      • 20€ abbonamento BeCharge BE ELECTRIC 50
      • 15€ ricarica casalinga per partire con il 100%
      • 15€ ricarica presso Camping delle Rose, Isolabona (Imperia)
      • 6,10€ totale ricariche in Spagna
Un peccato non essere riuscito a fare tutto il viaggio spendendo meno di 200€, sarebbe stato un grandissimo risultato.

Conclusione

Non so esattamente cosa dire per concludere questo racconto. È stato ovviamente un viaggio fantastico, farlo per la prima volta con la Tesla è stato molto divertente.

Non posso ovviamente non fare un confronto rispetto agli altri viaggi fatti con la Kona specialmente per quanto riguarda le distanze percorse e i tempi delle ricariche.

Sulle distanze percorse la Kona e la Model Y si equivalgono: la media aritmentica dei km di guida tra una tratta e l’altra è stata di circa 226km, e la tratta più lunga di 380km, facilmente fattibili con entrambe le auto. La Model Y è leggermente più grande e più pesante e dotata di tecnologie e funzionalità più avanzate, il che porta alla ovvia conclusione che la Model Y consuma un po’ di più. Tuttavia la media finale di questo viaggio è stata di 157Wh/km (con la Kona sarei sicuramente riuscito a fare meglio) ma è ottima considerando che più del 90% dei 4326km percorsi siano stati fatti su autostrade e altre strade pubbliche ad alta percorrenza. Sono soddisfatto perchè avevo preso la Model Y in inverno e all’inizio la usavo principalmente per brevi percorrenze constatando dei consumi più alti non esaltanti. Ma inverno e piccole percorrenze cittadine sono entrambe condizioni che non permettevano di valutare appieno le capacità di questa auto. Ho notato che invece dei brevi tragitti in città, una volta immessi in autostrada la macchina si comporta in maniera completamente diversa e i consumi calano vistosamente. Il primo “assaggio” di estate che abbiamo avuto poi in Spagna ha permesso di percorrere centinaia di km con medie di consumo così basse da raggiungere i 129Wh\km senza dover rinunciare all’uso del clima e dei servizi di intrattenimento in auto.

Per quanto riguarda i tempi delle ricariche invece la durata media di una ricarica è stata di 25 minuti, escludendone dal calcolo alcune poco significative (quelle di 9 e 12 minuti, e quella di 50 minuti utile solo a consumare i kWh residui nell’abbonamento). Di fatto alcune delle ricariche più lunghe, quelle di 50 e 30 minuti sono le due ricariche in cui ho veramente aspettato, perchè in entrambi i casi dovevo scaricare gli abbonamenti. In tutti gli altri casi le ricariche intermedie durante i tratti di guida sono durate meno di 30 minuti e sono stato io a dover accelerare le mie pause per tornare all’auto che era già pronta per ripartire (ad esempio terminare in fretta gli acquisti in area di servizio o il pranzo).
E tutto questo senza mai utilizzare la funzionalità di pre-riscaldamento della batteria, che avrebbe sicuramente ridotto questi tempi ulteriormente.

La potenza di picco più alta raggiunta durante tutte queste ricariche è stata di 180kW, potenza che però dura solo pochi secondi e che inizia subito a diminuire per poi assestarsi intorno a valori di 80-90kW, appena superiore ai 77kW di potenza di picco della Kona. Diciamo che con la Model Y si risparmiano quei 10-15 minuti che rendevano la ricarica con la Kona una vera sosta, anzichè un ricarica-e-riparti.
Insomma, la Model Y è un vero “animale da viaggio” che faccio fatica a sfruttare appieno.

Per l’uso personale che io faccio dell’auto non ha molto senso cercare di rendere le ricariche più veloci di così, anche avendone la possibilità, perchè penso che siamo già vicini al limite delle condizioni che il corpo umano può reggere per eseguire un viaggio in sicurezza. Sarà forse per i sistemi di assistenza alla guida che ormai di fatto permettono di non guidare in autostrada e non tenere il piede sul pedale dell’acceleratore, ma in viaggi così impegnativi una sosta di 25 minuti ogni 250-300km di guida è perfetta per ripristinare il livello di attenzione e muovere un po’ il corpo dopo essere stati seduti per 2h-2h30m circa. Soste più brevi o tratti guidati più lunghi rischiano solo di rendere il viaggio più stressante. Con la Kona ho provato una volta a fare Macerata-Bari, 458km di fila senza ricaricare (perciò senza fare soste forzate perchè l’auto me lo permetteva) e sono rientrato a casa con le gambe a pezzi e il cervello in pappa.

Perciò credo sempre più convintamente che tutti quelli che si fanno Lisbona-Pechino con il loro dieselone senza mai fermarsi andando sparati a 140km\h fissi stiano semplicemente mentendo. Meglio apparire ridicoli arroccandosi su delle affermazioni assurde pur di non confrontare le proprie convinzioni con la realtà? Non so.
Non penso avrei sentito differenze nel fare lo stesso viaggio con un’auto di vecchio tipo, cioè termica. Probabilmente avrei fatto delle soste in punti diversi, ma la distribuzione di guide e pause sarebbe rimasta pressochè uguale. Una cosa però è certa: non farò mai il rappresentante di commercio o qualsiasi altro lavoro simile che ti tenga in macchina per così tante ore ogni giorno.
Come si suol dire: “Italiani, popolo di santi, poeti, navigatori, e gente che su Facebook fa ogni giorno Aosta-Reggio Calabria in auto”.

La nostra consueta classifica della auto elettriche incontrate durante il viaggio (escluse quelle che sono identiche nella versione a carburante, perchè indistinguibili):
🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗 Tesla Model Y
🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗 🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗Tesla Model 3
🚗🚗🚗🚗🚗🚗🚗 VW ID4
🚗🚗🚗🚗🚗🚗VW ID3
🚗🚗🚗🚗🚗KIA eNiro
🚗🚗🚗🚗Renault Zoe
🚗🚗🚗🚗Renault Megane
🚗🚗🚗🚗MG 4
🚗🚗🚗FIAT 500e
🚗🚗🚗Hyundai Kona
🚗🚗Tesla Model S
🚗VW ID Buzz
🚗Tesla Model X
🚗Polestar 2
🚗IONIQ 5

Nei viaggi scorsi la situazione era forse un po’ più equilibrata, ma questa volta Tesla sbanca alla grande.

Tesla è stata complessivamente il produttore che ha venduto più auto elettriche in Europa nel Q1 2023 e questo dato si riflette certamente per strada. Il gioco di annunciare “Una Tesla!” ogni volta che ne vedevamo una diventa noioso soprattutto in Francia dove in autostrada ogni pochi minuti ci trovavamo in 2-3 Tesla una dietro l’altra. Poi ci si sorpassava o si cambiava corsia e immediatamente ne arrivavano altre. Sembrava quasi di stare in California.

E infine per gli amanti di numeri e tabelline ecco un quadro finale di tutti gli eventi riportati nel mio racconto con cui concludo il mio lunghissimo post. Tutto il tempo che io ci ho messo a scriverlo voi dovete impiegarlo a leggerlo, così finalmente la fate finita con queste auto elettriche.
tabella.png
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Alla prossima!

PS: la destinazione del prossimo viaggio potrebbe già essere stata scelta #staytuned
Ultima modifica di Kona grigia il 14/05/2023, 18:56, modificato 1 volta in totale.
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Re: Viaggio Italia-Spagna: 4.400 km in Tesla Model Y Long Range

Messaggio da Corrado5834 »

Bellissimo resoconto, come sempre!
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Re: Viaggio Italia-Spagna: 4.400 km in Tesla Model Y Long Range

Messaggio da Seba67 »

@Kona grigia , ogni volta che inizio uno dei tuoi resoconti, mi scordo sempre popcorn e Radler e rimango sempre fregato :mrgreen:

Scherzi a parte, complimenti ancora una volta per la condivisione della tua (altra) bellissima esperienza e per il resoconto avvincente e ben realizzato...

Essendo camperista, di solito lascio al MB gasolone questo tipo di tragitto, però non nascondo che mi sta prendendo una voglia irrefrenabile di farlo con la Kona, perché no magari organizzando un tour/carovana/raduno con un pò di amici del forum ;)
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Re: Viaggio Italia-Spagna: 4.400 km in Tesla Model Y Long Range

Messaggio da frank »

Lo scherzetto di Torre cerrano est anziché Ovest me lo ha fatto anche il navigatore Tesla.
Per il resto complimenti, per la lettura completa di Guerra e pace devo trovare del tempo :lol:
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Re: Viaggio Italia-Spagna: 4.400 km in Tesla Model Y Long Range

Messaggio da Hdi »

Cito da un post dell'opener: "Insomma, la Model Y è un vero “animale da viaggio” che faccio fatica a sfruttare appieno."
E pensare che ancora certi si meravigliano che Tesla venda così tante auto. Basterebbe leggere solo questo dettagliato resoconto di viaggio per capire.
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Re: Viaggio Italia-Spagna: 4.400 km in Tesla Model Y Long Range

Messaggio da Murales »

Complimenti, bellissimo viaggio e resoconto... però devo protestare per la cronica carenza di foto dei luoghi visitati (colonnine escluse)!
Personalmente ho apprezzato anche la soluzione di pernottamento in auto nel campeggio ;)
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Re: Viaggio Italia-Spagna: 4.400 km in Tesla Model Y Long Range

Messaggio da Fantasio »

Bravissimo Kona grigia! Davvero preciso e grondate ottimismo il tuo resoconto.

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